Sa che sollevera’ un vespaio, soprattutto con le amministrazioni di centrosinistra, ma alla fine lo dice chiaro e tondo: prima della cultura si pensi alle strade e alle scuole. “E’ una questione di priorita’”, dice il numero uno dei costruttori torinesi Alessandro Cheriocherio
Reduci da un altro annus horribilis , paragonabile al 2012, le imprese edili torinesi lanciano un appello perche’ le istituzioni locali diano impulso ai cantieri innanzitutto per quel che riguarda le strade e le scuole, due settori dove si puo’ dare un segnale per invertire la tendenza di crisi. “Auspico che la Tasi sui servizi indivisibili possa essere utilizzata in gran parte per fare manutenzione e rendere efficienti le infrastrutture. – dice Cherio, aggiungendo che “se si fanno i risparmi, si trovano le risorse” e puntando il dito sui fondi ottenuti dalla cultura e non sempre con un ritorno adeguato.
Cherio fa un esempio per tutti, il Mao, museo di arte orientale, che, pur simbolo prestigioso della cultura torinese e’ dal punto di vista economico un peso non indifferente. “Al sistema cultura arrivano un sacco di quattrini – dice Cherio – Ci sono delle priorita’- dice – e questo e’ il momento di dirottare i fondi su cose piu’ tangibili”. Sul piano politico i costruttori auspicano stabilita’ e ccelerazione del meccanismo decisionale la cui lentezza e farraginosita’ rischia di vanificare “anche i migliori progetti”.
E contesta gli ultimi dati sulla riduzione della disoccupazione di un decimale causata dice Cherio semplicementedagli abbandoni, sempre piu’ numerosi, nella ricerca di un lavoro. Sul piano regionale Cherio evidenzia…(Alinews.it) 

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