Torna Piemonte Movie gLocal Film Festival torna con la 14a edizione organizzata dall’Associazione Piemonte Movie, che si svolgerà dal 10 al 14 marzo 2015 a Torino, alla Sala Il Movie e al Cinema Massimo.
Il gLocal Film Festival che “C’era una volta e c’è ancora” – dal 200o infatti è momento di valorizzazione della produzione regionale indipendente e omaggio ai grandi del cinema piemontese – rinasce in una veste ridotta all’essenziale, che va dritta agli obiettivi da sempre al centro della mission di Piemonte Movie. Una scelta espressa anche dall’immagine che caratterizza l’edizione: “Una favola dai toni cupi, in linea con i nostri tempi di difficoltà” afferma Alessandro Gaido, direttore artistico del festival insieme a Gabriele Diverio, che continua “ma che lascia intravvedere un happy ending, poiché anche noi siamo convinti che «bisogna essere duri senza perdere la tenerezza»”.
Il programma della 14a edizione si concentra in tre sezioni: due competitive per documentari e cortometraggi, Panoramica Doc e Spazio Piemonte, per dedicare spazio e attenzione al cinema del presente e a quello di domani; e un omaggio al regista Davide Ferrario, Lo spazio del suono, che ripropone alcuni dei suoi film con un approccio inedito puntando l’attenzione su un aspetto fondamentale della sua autorialità, le scelte musicali.
PANORAMICA DOC
Riservata alla produzione documentaristica piemontese del 2014, Panoramica Doc presenta 10 documentari di creazione, selezionati – tra i 33 iscritti – dai curatori Alessandro Gaido e Gabriele Diverio, di cui 3 proiettati in anteprima assoluta e 1 regionale.
I titoli concorreranno per il Premio Toret “Alberto Signetto” – Miglior Documentario (2.500 €), assegnato dalla giuria guidata da Alessandro Rossetto (regista) con Serena Bracuti Monaco (produttrice per I figli del Bronx), Alessandra Cataleta (documentarista), Lorenzo Hendel (documentarista) e Sebastiano Pucciarelli (autore televisivo RAI); e per il Premio Professione Documentario – Città di Moncalieri.
In linea con quanto il gLocal Film Festival si prefigge, sostenere e dare continuità alla cinematografia indipendente, 6 dei 10 lavori in concorso sono realizzati da autori familiari al festival: Paolo Casalis, Fabio Gianotti, Tommaso Magnano, Giulio Pedretti, Giuliano Ricci e Rocco Riccio sono registi che hanno già partecipato alle passate edizioni di questa manifestazione, proseguendo il proprio percorso autoriale e dimostrando la solidità del settore documentaristico piemontese.
I documentari in concorso evidenziano un’attenzione ai ritratti personali e al respiro internazionale del racconto. Vicende intime in contesti ampi o che toccano aspetti universali, quelle di: Avenida Maracanã di Stefano Bertolino, Anna Cordioli e Francesco Moroni Spidalieri (anteprima assoluta), gioie e dolori del Brasile attraverso gli occhi di una famiglia di Rio de Janeiro; Barolo Boys di Paolo Casalis e Tiziano Gaia, uno straordinario gruppo di amici che hanno cambiato il mondo del vino a livello internazionale; Cronaca di una vita semplice di Fabio Gianotti, ritratto di Gianfranco che vive ostinatamente in una piccola frazione montana nel cuneese; La foratura di Giovanni Corona (anteprima assoluta), che ripercorre la caduta ai margini della società e la risalita del protagonista Alberto; Fool of Life di Tommaso Magnano (anteprima assoluta), che segue Claudia, ex poliziotta ora clown, attraverso l’Europa in un percorso che si fa metafora di ricerca della libertà; Ottopunti di Danilo Monte che, con Timothy Ormezzano, torna a Genova 11 anni dopo il G8, per dare voce alla delusione di un’intera generazione; Rada di Alessandro Abba Legnazzi, costruito con i diciotto marinai che vivono nella casa di riposo Bettolo di Camogli, come se fossero in rada; Sarajevolution di Rocco Riccio, un’istantanea che mette a fuoco la situazione culturale, politica e sociale della città di Sarajevo; Squadra Corse di Andrea Griva, Mattia Napoli, Giulio Pedretti e Patrizia Tron, racconta una Formula 1 che pochi conoscono, quella in cui gareggiano anche gli studenti del Politecnico di Torino; e L’uomo sulla Luna di Giuliano Ricci, che raccoglie frammenti di un immaginario disperso seguendo la quotidianità di un gruppo di vedove sarde (anteprima regionale).
SPAZIO PIEMONTE
Spazio Piemonte è il concorso per cortometraggi di registi piemontesi, o girati e prodotti in regione, a cui accedono 30 dei 107 iscritti che sono stati proiettati in febbraio durante Too Short to Wait – Anteprima Spazio Piemonte.
Una selezione che ha visto la partecipazione attiva del pubblico: 10 di loro infatti sono i più votati dagli spettatori di Too Short to Wait, che hanno regalato al concorso lavori eterogenei, war movie e corti d’animazione, storie di quotidianità tra piccoli e grandi problemi, e vicende straordinarie raccontate in 30 minuti.
Gli altri 20 corti in finale sono frutto della selezione delle curatrici della sezione Chiara Pellegrini e Roberta Pozza, che hanno scelto di valorizzare le caratteristiche proprie del formato breve: incisività e originalità. Virtù, l’originalità, data dalla relativa marginalità che il cortometraggio ancora vive in Italia, ma che apre le porte alla sperimentazione.
In palio il Premio Toret Miglior Cortometraggio (1.500 €) e i premi per le categorie Miglior Attore e Miglior Attrice, Miglior Corto d’Animazione e Miglior Corto Scuole assegnati dalla giuria presieduta dal regista Davide Ferrario e composta da Angelica Cantisani (Film Commission Torino Piemonte), Giulia Carluccio (presidente DAMS Università di Torino), Sara D’Amario (attrice e scrittrice) e Séverine Petit (Milano Film Festival e Corto in Bra).
Inoltre in palio i premi delle giurie speciali: Premio Machiavelli Music – Miglior Colonna Sonora, Premio Cinemaitaliano.info – Miglior Cortometraggio Documentario e Premio Scuola Holden – Miglior Sceneggiatura.
LO SPAZIO DEL SUONO – Ferrario e la musica
Davide Ferrario è inoltre protagonista dell’omaggio Lo spazio del suono, incentrato sull’uso della musica nei suoi film, realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema che ospita la rassegna al Cinema Massimo (Via Verdi 18, Torino).
Il regista lombardo è legato a Torino da un amore reciproco che dura da oltre vent’anni, durante i quali ha valorizzato gli aspetti meno noti della città, passando dal doc alla fiction con una personale vena narrativa. Ma Ferrario manifesta la propria voce fuori dal coro anche attraverso la costruzione delle colonne sonore, scegliendo per i suoi film musicisti fuori dal mainstream come Daniele Sepe e Fabio Barovero, C.S.I. e Marlene Kuntz, oltre alla collaborazione stabile del sound designer torinese Vito Martinelli.
Per Davide Ferrario “la musica non è mai solo un commento” e dichiara: “A volte ascolto un brano e penso che sia giusto per farci un film. Oppure ascolto e poi incrocio la musica con una scena durante la lavorazione o il montaggio, ma è sempre un elemento strutturale della storia”.
In programma film in cui alcuni musicisti si prestano come attori: Sul 45° parallelo in cui i C.S.I., oltre che autori della musica, si trasformano in documentaristi in esplorazione della Mongolia; Tutta colpa di Giuda con Cristiano Godano dei Marlene Kuntz (ospiti in sala insieme al regista), che interpreta il fidanzato decadentista della protagonista, e Tutti giù per terra – dall’omonimo romanzo di Giuseppe Culicchia – con diversi camei “musicali” da Caterina Caselli a Mara Redeghieri degli Üstmamò e i C.S.I. al completo, che firmano anche “Io sto bene”, parte della colonna sonora e dichiarazione di intenti del giovane protagonista. Infine La strada di Levi, documentario on the road che ripercorre il cammino che Primo Levi, reduce da Auschwitz, intraprese per ritornare nella natia Torino, con il commento musicale di Daniele Sepe che s’intreccia con canti locali.
Inoltre in veste di produttore Davide Ferrario inaugurerà la 14a edizione del Piemonte Movie gLocal Film Festival con la proiezione di Walking with Red Rhino – A spasso con Alberto Signetto, documentario di Marilena Moretti sul regista scomparso poco più di un anno fa. Un lavoro non semplicemente biografico, ma ritratto affettuoso di un artista appassionato e rigoroso, fino all’ultimo fedele a se stesso e alla propria arte.
L’omaggio include l’appuntamento Corti d’autore, in collaborazione con il Centro Nazionale del Cortometraggio, che va alle origini della filmografia di Davide Ferrario con la proiezione del suo primo cortometraggio Non date da mangiare agli animali (1987), seguito dal meglio della produzione locale breve degli ultimi decenni dall’archivio del CNC e di Piemonte Movie.
EVENTI SPECIALI
A impreziosire il calendario che da martedì 10 a sabato 14 marzo accompagnerà il pubblico attraverso il gLocal Film Festival 2015, due eventi speciali che aprono la rassegna a diversi modi di intendere l’audiovisivo.
È il caso di Blind Fate, web serie prodotta dalla torinese Meibi e girata sulle colline tra Astigiano e Monferrato, proposta in anteprima assoluta e in visione eccezionale sul grande schermo, anziché sul pc di casa. Ogni giorno saranno proiettati 2 episodi e in 4 giorni si potrà vedere tutta la prima stagione della web serie diretta da Simona Rapello, Mathieu Gasquet e Max Chicco, prendendo così parte a questa esclusiva prima esperienza collettiva di serialità.
Altra proiezione speciale è quella di Un ritorno di Gianluca e Massimiliano De Serio, per la prima volta al cinema, dopo essere stato esposto in anteprima nel Teatro del Castello di Rivoli.
Il lavoro, tra cinema e arte visiva, presenta l’esperienza d’ipnosi simultanea, creata per regredire alla condizione prenatale e rivivere le sensazioni durante la gestazione. Il video è un doppio autoritratto e un momento d’introspezione profonda e dialogo, per affrontare il periodo di crisi artistica che i due registi – fratelli gemelli – stavano vivendo nel 2013.
Chiude il cerchio, un classico: La classe operaia va in paradiso di Elio Petri, titolo scelto da Davide Ferrario in qualità di “omaggiato”, come vuole la tradizione del festival, per il focus Razza operaia, che ricorda il legame storico tra la città di Torino, il cinema e il lavoro.