Si può guardare attraverso una ferita ? Cosa è dato vedere e cosa succede se si sceglie quel particolare punto d’osservazione. A spiegarlo senza la necessità di utilizzare le parole ci ha pensato un fotografo inglese, Giles Duley.
Il suo lavoro, un controllato e anti-sensazionale bianco e nero di forte impatto emotivo, sarà a Torino dal 19 gennaio al 2 febbraio presso la sede di Emergency in Corso Valdocco 3. Ventisette fotografie di medio formato squarciano come un taglio la realtà drammatica della città di Mosul in Iraq.
La mostra racconta la guerra vista da vicino e le immagini sono impregnate di una vicinanza che non è solo fotografica, è compartecipazione e documento. Dalla loro intensità, sospesa tra arte e storia, prende forma un racconto che invita a riflettere sulla fotografia come atto di civiltà.
Nel febbraio del 2017 Giles Duley aveva visitato i progetti di Emergency in Iraq, dove per dare assistenza ai feriti in fuga dalla città, aveva riaperto un ospedale costruito nel 1998 e affidato poi alle autorità locali nel 2005. Lì, in 7 mesi di attività, Emergency aveva assistito oltre 1.400 vittime di guerra. Deley vi giunse con l’incarico di documentare cosa stava succedendo a Mosul, in questa dichiarazione è concentrato tutto lo sgomento dell’artista.
“In passato ho parlato di come, anche in queste situazioni, io abbia sempre cercato di trovare un barlume di speranza da fotografare, come una risata o l’amore di una famiglia. Ma quello che ho visto a Mosul mi ha spiazzato. Ho capito che a volte un’immagine simile è impossibile da trovare” racconta Giles Duley.
La mostra che arriva a Torino dopo aver ricevuto consenso a Milano porta come titolo “Iraq. Una ferita aperta” e Deley, nato nel 1971 a Londra, ben conosce di cosa è fatta una ferita. Dopo aver passato anni a immortale rock star, il suo scatto a Marylin Manson rimane tra i più noti, nel 2011, mentre era in Afghanistan, perse entrambe le gambe e il braccio sinistro a seguito dell’esplosione di una mina. I medici gli dissero che non avrebbe mai potuto tornare a lavorare. Dopo 18 mesi era di nuovo in Afghanistan, con una troupe per girare il documentario Walking Wounded: Return to the Frontline in cui visita il Centro chirurgico di Emergency di Kabul.
L’Infopoint è lo spazio culturale dell’associazione Emergency in cui, attraverso le attività e gli eventi che ospita, viene promossa la cultura di pace di cui l’associazione è espressione nel mondo attraverso il suo operato umanitario. Emergency Infopoint Torino
T. 0114546456 C.so Valdocco 3 – Torino