Tra le molteplici attività chela fondazione svolge vale segnalare il seminario previsto per giovedì 24 maggio, che si terrà nel Dipartimento di Lingue e letterature straniere e culture moderne, nella Sala Lauree di Via Verdi, 10 Torino dedicato alla figura di un torinese illustre: Donato Bachi.
Dedicata all’impegno politico e sociale della famiglia Bachi (Donato, Emilio e Guido), la Fondazione Ariodante Fabretti ha bandito nel 2017 un’apposita borsa di studio.
Al seminario parteciperanno relatori dell’Università di Torino, il prof. Alessio Bottai, che traccerà una breve biografia di Bachi sottolineando alcuni aspetti del suo impegno sociale e politico, il prof. Marco Scavino parlerà del socialismo e il ruolo che il PSI ebbe a Torino fino al 1925, il prof. Marco Miletto dell’associazionismo laico torinese e in particolare di quelle associazioni di cui Bachi fu il fondatore e l’animatore come per esempio l’Università popolare, il prof. Marco Novarino parlerà dell’ambiente anticlericale e cremazionista e farà un accenno alla comunità ebraica.
Il seminario organizzato da Socrem Torino e dalla Fondazione Fabretti, sarà un incontro di studio aperto a tutti e intenderà fare il punto ed esplorare gli ambiti politici, sociali e culturali che videro protagonista Donato Bachi.
Ma chi era e quale fu la storia di Donato Bachi ?
Bachi naque l’11 marzo 1866 a Torino. Avvocato, tra i più noti socialisti torinesi fino all’avvento del fascismo, è tra i fondatori dell’Istituto Case Popolari e, con Pio Foà, dell’Università Popolare di Torino in cui riveste la carica di presidente; per lunghi anni è anche presidente dell’Istituto Cesare Lombroso di Torino. Per tre legislature viene eletto consigliere comunale per il Partito Socialista di Torino ed è una delle firme più ricorrenti nella stampa socialista; collaboratore del «Il Popolo d’Italia», giornale mussoliniano, fonda inoltre con Camillo Olivetti il giornale «Tempi Nuovi», la cui sede è presa d’assalto nel 1925 dagli squadristi fascisti. È arrestato più volte durante gli anni del regime e nel 1940 viene condannato al confino prima a Rocca di Mezzo e poi a Macerata Feltria. Per sottrarsi alla deportazione in Germania trova rifugio nella casa di cura diretta dal medico Carlo Angela, in cui rimane fino a Liberazione avvenuta. Di religione ebraica, Donato Bachi muore a Torino il 23 febbraio 1952 all’età di 85 anni. Socio della Società per la Cremazione di Torino sin dal 1906, appartiene ad una famiglia di lunga tradizione cremazionista e suo figlio sarà presidente della società tra il 1961 e il 1990. La sua salma è cremata il 25 febbraio e le ceneri deposte nella tomba di famiglia del Cimitero israelitico di Torino. Amico fraterno del presidente della Repubblica Luigi Einaudi, come figura importante dell’antifascismo torinese la città di Torino lo ha inserito nella toponomastica dedicandogli una via.