Il campo della fotografia cresce ogni giorno in ampiezza, studi e conseguentemente in significati e interpretazioni divenendo a seconda dei casi tecnologia dell’informazione, arte, documento, manufatto, oggetto estetico. La fotografia porta sulle spalle i suoi due secoli di vita con assoluta vitalità e la si sente accelerare il passo.
Conoscere meglio le immagini, provando a costruire un rapporto di confidenza con la fotografia oltre che un viaggio culturale potrebbe rivelarsi una necessità, uno dei passe-partout che aprono al presente, un modo per riuscire a leggerlo e quasi avvicinarsi a comprenderlo.
Se un pittore fotografo nato nel 1895, tal László Moholy-Nagy, esponente importante del Bauhaus decretava “non colui che ignora l’alfabeto, bensì colui che ignora la fotografia sarà l’analfabeta del futuro”, occorre concedergli un occhio di riguardo e accettare questa dura verità che finisce con il trovare concretezza e validità. Imparare al leggere le immagini diventerà una educazione civica, un viatico alle forme di rappresentazione, probabilmente lo è già anche se non ancora percepito come obbligato bagaglio intellettuale.
Seguendo, forse, questi presupposti o generandone di nuovi troviamo una gradita occasione per avvicinarci alla fotografia, al suo mondo e alla sua costruzione materiale e simbolica grazie ad un programma di incontri messo a punto dalle Gallerie d’Italia denominato Inside.
Trattasi di un ricco palinsesto di incontri che prevede talk con ospiti di rilievo ed eventi speciali, in programma sempre il mercoledì alle 18:30 con ingresso libero, a corredo delle mostre in corso nel museo di piazza San Carlo “Gregory Crewdson. Eveningside” e “Lisetta Carmi. Suonare Forte”.
L’approfondimento sulle tematiche inerenti alla mostra di Gregory Crewdson è curato da Francesco Costa, giornalista e vicedirettore del giornale online “Il Post” che dialogherà nel corso delle settimane con ospiti del calibro di Daria Addabbo (19 ottobre), Dana Rogers (2 novembre) e Marta Ciccolari Micaldi (14 dicembre). Molto atteso anche l’incontro in collaborazione con il Circolo dei lettori con lo scrittore Jonathan Lethem (23 novembre) una delle voci più innovative del panorama letterario contemporaneo americano.
All’interno del progetto “La Grande Memoria della Fotografia Italiana” curato da Roberto Koch, verranno invece proposti alcuni incontri di approfondimento su diversi temi inerenti alla mostra su Lisetta Carmi, con la partecipazione di Federica Muzzarelli (26 ottobre), Marcello Flores d’Arcais (9 novembre), Maurizio Maggiani (16 novembre), Alice Rohrwacher (30 novembre) e Daniele Segre (18 gennaio 2023).
Ad aver dato corpo e ideazione a questi incontri è il Vice Direttore delle Gallerie Antonio Carloni, coordinatore dei progetti fotografici e delle committenze. Lo abbiamo raggiunto prima di una conferenza per parlargli.
Cosa si propone Inside ?
L’idea di Inside è quella di creare un programma di approfondimento sulle mostre, parliamo di mostre di fotografia, in questo caso Lisetta Carmi con “Suonare forte” e “Gregory Crewdson con Eveningside”
L’approccio che abbiamo privilegiato è quello di non lavorare sul pubblico già consolidato della fotografia, ma di lavorare sul grande pubblico. Quindi non andiamo ad approfondire tematiche per esperti, quelle che vanno in profondità nel mondo fotografico, ma abbiamo preferito considerare ciò che porta alla luce argomenti generalisti che siano comprensibili dal grande pubblico, che non siano soltanto per gli appassionati o per i professionisti. Questa scelta ci permette di allargare la platea, è questa l’intenzione. Poi è fondamentale lavorare, come dicevo prima, su temi non specifici, ma sulla fotografia in generale avvalendoci delle mostre in adesso in sede.
Come è nata l’idea di coinvolgere lo scrittore e giornalista del Post Francesco Costa ?
Costa è un esperto di America, la conosce bene e ne ha scritto moltissimo. Questo ci aiuta a capire meglio il lavoro di Crewdson e a immergerci nel panorama americano. L’artista organizza set come fosse un regista di un film dell’America di provincia. Questo film, invece che avere 24 frame al secondo coglie un frame solo, lo ferma e lo restituisce, un modo che si avvicina al lavoro di racconto fatto da Costa con articoli e podcast.
E’ appena uscito il suo libro intitolato California.
E’ esattamente quello che dicevo, a partire dalla fotografia, provare ad estrapolarne il contenuto, renderlo comprensibile in modo intuitivo.
Per quanto riguarda il numero degli incontri come li avete pensati, articolati?
Essendo nuovi, l’idea era quella di creare un appuntamento fisso settimanale, abbiamo scelto il mercoledì, perché il giovedì gli altri musei fanno l’apertura più lunga e il nostro cugino Camera propone eventi il giovedì. Questo per creare un appuntamento fisso per il pubblico. Poi l’offerta è differenziata, quindi anche il pubblico seguirà ciò che trova più accattivante.
Avete una sala ipogea molto affascinante, con le opere proiettate a tutta parete. Eppure da fuori sembra ancora difficile individuarvi.
Vero. Ci sono due punti da sottolineare, uno è quello che possiamo dire sociologico che riguarda la città, ossia Torino tende a non mostrare, nonostante una bellezza infinita, la città tende a non farsi vedere e questo lo dico da non torinese, per quanto riguarda invece lo specifico di Gallerie d’Italia, nasce da un’operazione di rivalutazione di un luogo imponente, in cui i caveau e i parcheggi sono diventati parte del museo e quindi l’andare sotto terra è stato in un certo senso spontaneo. Credo che questo si avvicini allo spirito della città: è una città estremamente profonda. Quindi, la profondità è una bella metafora di una città che non ha bisogno di mostrare e soprattutto non vuole mostrare. Io, da toscano vorrei mostrare di più, è una cosa su cui noi dobbiamo lavorare. Abbiamo aperto da poco, stiamo affinando i nostri strumenti, quindi non non siamo ancora nella versione definitiva, assolutamente.
Di seguito i talk sulla fotografia nell’ipogeo delle Gallerie d’Italia .
Mercoledì 19 ottobre 2022
#INSIDE: “L’AMERICA VISTA E L’AMERICA FOTOGRAFATA”
DARIA ADDABBO
modera FRANCESCO COSTA
Quando si tenta di raccontare con le immagini un posto grande trentatré volte l’Italia, e che in certe sue parti cambia ogni chilometro e ogni anno, ogni scatto rischia di essere un inganno, e confondere la parte con il tutto?
Cosa vuol dire fotografare gli Stati Uniti, e cosa impara di questo posto chi li esplora e li racconta usando questo linguaggio?
Francesco Costa incontra Daria Addabbo, fotogiornalista con una lunga esperienza di viaggio e lavoro negli Stati Uniti. Addabbo ha raccontato con le parole e con le immagini le piccole città e la provincia rurale, la siccità e l’urbanizzazione, il west e l’industria.
Le sue fotografie sono state pubblicate sulle riviste Espresso, Internazionale, Panorama, Vanityfair, Psychologies, Gioia, Grazia, Donna Moderna, GQ, TuStyle, e in libreria con “This Hard Land” e “Acque d’America” (edizioni Jaca Book).
Mercoledì 2 novembre 2022
#INSIDE: “AMERICANI COME NOI O NO?”
DANA ROGERS
modera FRANCESCO COSTA
Ci sono tanti popoli del mondo che conosciamo meno degli statunitensi, ovviamente, ma non ce ne sono con un divario più ampio tra quello che pensiamo di sapere e quello che sappiamo davvero.
L’influenza della cultura statunitense nel tempo ci ha reso familiari contesti a noi estranei convincendoci di conoscere la vita quotidiana, la cultura, le abitudini e la mentalità delle persone statunitensi. Ci sbagliamo? E quanto?
Francesco Costa incontra Dana Rogers, insegnante di Business English, content creator e scrittrice. Rogers è statunitense e originaria di Racine, in Wisconsin nel cuore del Midwest: la regione che nel Novecento ha trainato l’economia statunitense con le sue fabbriche e il suo settore manifatturiero, diventando il simbolo e la casa della classe operaia, per poi andare in crisi dagli anni Novanta in poi a causa della deindustrializzazione.
Rogers vive e lavora in Italia e il suo primo libro uscito nel 2022 per Mondadori si intitola “Level Up”.
Mercoledì 23 novembre 2022
#INSIDE – INCONTRO CON LO SCRITTORE JONATHAN LETHEM
in collaborazione con IL CIRCOLO DEI LETTORI
Jonathan Lethem, nato a Brooklyn nel 1964, è una delle voci più innovative del panorama letterario contemporaneo americano. È autore di romanzi, saggi e racconti e ha vinto la MacArthur Fellowship e il National Book Critics Circle Award per la narrativa.
Collabora, tra gli altri, con “The New Yorker, “Harper’s Magazine”, “Rolling Stone”, “Esquire e “The New York Times”.
Tra i suoi romanzi pubblicati in Italia: “Concerto per archi e canguro” (1994), “Brooklyn senza madre” (1999), “La fortezza della solitudine” (2003), “Il giardino dei dissidenti” (2014), “Anatomia di un giocatore d’azzardo” (2017) e “Il detective selvaggio” (2019).
Mercoledì 14 dicembre 2022
#INSIDE: “L’AMERICA CHE NON CONOSCIAMO”
MARTA CICCOLARI MICALDI
modera FRANCESCO COSTA
Possiamo conoscere l ‘America oltre gli stereotipi e i luoghi comuni ma restando seduti sul divano? Quali libri oggi ci permettono di esplorare gli Stati Uniti che non vediamo dentro i film e le serie tv fuori dalle grandi città e dai meravigliosi parchi naturali? In che modo la letteratura può prepararci al viaggio?Francesco Costa incontra Marta Ciccolari Micaldi, giornalista, autrice e guida letteraria specializzata in letteratura nordamericana.
Più nota online come LaMcMusa, dal 2013 Ciccolari Micaldi racconta la cultura statunitense con uno sguardo particolare su quanto dell’America siamo meno abituati a vedere la provincia, le strade fra una città è l’altra, il confine, organizzando viaggi letterari e usando i romanzi come strumento di indagine e conoscenza.Scrive una newsletter che si chiama #SognaAmericano ed è autrice di due podcast sulla cultura pop e la letteratura americana: Black Coffee Sounds Good e Pop Corn.
CALENDARIO EVENTI COLLATERALI ALLA MOSTRA “LISETTA CARMI. SUONARE FORTE”
Mercoledì 26 ottobre 2022
#INSIDE: “DONNE E FOTOGRAFIA IN ITALIA”
FEDERICA MUZZARELLI
modera ROBERTO KOCH
Federica Muzzarelli è professore ordinario di Storia e idee della fotografia presso il Dipartimento delle arti, Università di Bologna. È Principal Investigator di un progetto PRIN 2022-25 dal titolo: “La fotografia femminista italiana. Politiche identitarie e strategie di genere”.
All’interno del progetto IFP (Italian Feminist Photography) Federica Muzzarelli intende analizzare per la prima volta e in modo esteso e capillare il contributo delle donne nella storia della fotografia italiana iscrivendolo in una cornice di affermazione progressiva di istanze, di emancipazione identitaria femminista secondo le più recenti prospettive offerte dai gender e feminist studies. In questo incontro le riflessioni di una storica della fotografia, specialmente esperta della storia della fotografia femminile adattata e rivista in considerazione della mostra di Lisetta Carmi.
Mercoledì 9 novembre 2022
#INSIDE: “LA STORIA DEL NOSTRO PAESE E LA MEMORIA FOTOGRAFICA”
MARCELLO FLORES D’ARCAIS
modera ROBERTO KOCH
Marcello Flores d’Arcais è professore di Storia comparata presso il corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università di Siena ed è direttore del Master in Diritti umani e Azione umanitaria.
Flores è uno dei maggiori storici contemporanei. Ha l’esperienza e l’abitudine di trattare gli elementi storici anche a partire dalle immagini come ad esempio fatto nella Grande Enciclopedia della Shoah. In questo incontro a lui è affidato di trattare una storia del nostro paese degli ultimi 70 anni partendo dalla storia della fotografia.
Mercoledì 16 novembre 2022
#INSIDE: “LA STORIA DEL NOSTRO PAESE LA FOTOGRAFIA COME ORIGINE E STIMOLO ALLA PARTE ARTISTICA DEL NOSTRO MONDO”
MAURIZIO MAGGIANI
modera ROBERTO KOCH
L’autore de “Il coraggio del pettirosso”, di “È stata una vertigine” e de “Il viaggiatore notturno”, ci rivela le sue prime esperienze da narratore come fotografo con la sua prima macchina fotografica Zenit, regalo del padre Dino.
Un linguaggio che non ha mai abbandonato e su cui continua a interrogarsi partendo dal fatto che le immagini possono e a volte debbono essere parte intrinseca del racconto. Una riflessione acuta e poetica che sorprenderà molto.
Mercoledì 30 novembre 2022
#INSIDE: INCONTRO CON ALICE ROHRWACHER
modera ROBERTO KOCH
Nata a Fiesole, sorella dell’attrice Alba Rohrwacher, si laurea a Torino in Lettere e Filosofia. Successivamente ottiene un Master in Sceneggiatura e linguaggio documentario presso la videoteca Municipal di Lisbona e un Master in tecniche narrative, sceneggiatura e drammaturgia presso la Scuola Holden di Torino.
Il suo esordio come regista è avvenuto nel 2006 con la direzione de “La Fiumara” episodio del documentario collettivo “Che cosa manca”, prodotto da Carlo Cresto Dina.
Il 2011 è l’anno del vero e proprio esordio cinematografico con il film “Corpo celeste”, presentato nella Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2011, che le vale il conferimento del Nastro D’argento al miglior regista esordiente. Nel 2014 vince il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes 2014 con “Le meraviglie”. Nello stesso anno prende parte al film collettivo “9 x 10 novanta” presentato al Festival di Venezia.Il film “Lazzaro Felice” è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2018 dove ha conquistato ex aequo il Prix du scénario, premio destinato alla miglior sceneggiatura.
In occasione della mostra realizzata con la stretta collaborazione del curatore e gallerista Giovanni Battista Martini, titolare del suo archivio, Alice Rohrwacher presenta un filmato inedito, appositamente commissionato, che prende spunto dal lavoro e dalla vita della fotografa; si svelano i segreti e le motivazioni che hanno portato la grande regista a voler realizzare per la mostra il suo personale contributo filmato e la passione che ha sentito subito per l’opera di Lisetta Carmi.
Mercoledì 18 gennaio 2023
#INSIDE: DOCUMENTARIO SU LISETTA CARMI
DANIELE SEGRE
Proiezione del documentario “Lisetta Carmi, un’anima in cammino” (Italia, 2010, ’54)
Il documentario è incentrato sulla fotografa genovese e realizzato dal regista torinese Daniele Segre.
I suoi scatti, la sua visione del mondo, i suoi lavori appassionati e in controtendenza con la società italiana degli anni Sessanta e Settanta hanno segnato il mondo dell’arte fino ad oggi: i travestiti e i portuali di Genova, l’erotismo e l’autoritarismo del cimitero monumentale di Staglieno, i viaggi per documentare il mondo, il fulminante incontro fotografico con Ezra Pound. Infine il profondo incontro mistico con Babaji in India nel 1976 e la costruzione dell’Ashram di Cisternino, il primo costruito in Occidente e meta ogni anno di migliaia di devoti da tutto il mondo. Una vita incredibile quella di Lisetta Carmi, iniziata il 15 febbraio del 1924 in via Sturla, a Genova, in una famiglia di origine ebraica.
L’evento prevede l’introduzione del documentario da parte del regista, che dopo la proiezione sarà disponibile per un piccolo dibattito e incontro con il pubblico.