Conoscere divertendosi e divertirsi con lo sport, ecco la chiave del successo della 30a edizione di GiovedìScienza che ha visto protagonisti 1500 bambini delle scuole elementari insieme a professionisti e atleti con disabilità al Palazzetto dello Sport di Torino il 17 febbraio 2016.
La conferenza-laboratorio aveva come principale obiettivo dimostrare il coinvolgimento del sistema cerebrale nell’attività sportiva oltre che in ogni posizione che assumiamo, nei movimenti che compiamo o nei riflessi anche inconsapevoli, che il nostro organismo mette in atto coinvolgendo un’innumerevole serie di meccanismi altamente specializzati.
Il nostro cervello è una macchina eccezionale come hanno compreso i bambini di GiovedìScienza prendendo parte a una serie di interessanti attività dimostrative con atleti e sportivi disabili come Andrea De Beni e diversi esponenti delle squadre di pallacanestro PMT di Moncallieri e A1 Fixi Piramis di Torino. La disabilità, hanno spiegato, consente l’attivazione di meccanismi di compensazione che, non solo permettono di gestire problemi e patologie nella quotidianità, ma addirittura di eccellere nello sport e in qualsiasi disciplina agonistica.
Importante contributo è stato inoltre quello di Federico Luzzati,ricercatore del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi e del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi dell’Università di Torino che ha saputo guidare i bambini attraverso queste piacevoli scoperte.
L’evento, realizzato in collaborazione con la Regione Piemonte e la città di Torino, ha visto la partecipazione anche dell’Assessore allo Sport del Comune, che ha ricordato quanto sia importante avere consapevolezza delle funzioni cerebrali e degli organi ricettivi per imparare a prendersi cura di sé. In questo lo sport non può che giocare un ruolo chiave nel migliorare la qualità della vita e come disse il motivatore statunitense James Rohn: « Abbi cura del proprio corpo, è l’unico posto in cui devi vivere».
Sabrina Giuliato
