Rossella Martielli vive a Torino da anni, anche se è nata nel 1982 in provincia di Bari. Ha scelto la nostra città e dichiara di amarla moltissimo. Come ama i libri e la lettura, fin da piccola. Libri di ogni genere, che colleziona e acquista direi compulsivamente. Nel suo blog racconta dei volumi della serie Junior di Mondadori, che ho amato anche io alla follia e di quanto la lettura e il suo trasportare in un universo parallelo le abbia plasmato la vita. Ecco, il primo aspetto importante di Rossella è proprio il suo amore per la lettura.
Il suo blog: http://rossellamartielli.blogspot.it/
Ciò che fa di lei, anche, una scrittrice. Non da subito, ovvio. Ha iniziato, come molte ragazze amanti delle parole scritte, riempiendo diari e agende. Magari di parole senza un progetto intorno, ma da lì si comincia. Sempre.
Poi la svolta, nel mezzo di un momento difficile nella vita personale, e il primo romanzo scritto – dice lei stessa – per necessità. “In ricordo di noi” (0111 Edizioni) nasce in un momento di profondo cambiamento, tra dolore e nuove realtà a cui adattarsi la scrittura ha fatto per lei da sostegno. Quello che viene dopo non nasce più dalla stessa urgenza ma più dal suo amore per le storie e per l’inventare mondi e persone, finali perfetti a storie che potrebbero essere tristi. Scrive e inventa vite da vivere oltre alla sua quotidiana “normalità”.
Fresco di stampa, da fine luglio in libreria, esce “Il corpo di Sofia” (Runa Editrice): romanzo noir con sfumature di passione ambientato a Torino.
Rossella afferma di trovare la sua ispirazione ovunque, anche solo osservando la gente che la circonda. Gli spunti per scrivere, quindi, sono innumerevoli. Le ho chiesto di parlare della scintilla da cui è nato “Il corpo di Sofia” e lei ha risposto che …
«L’idea ispiratrice di questo romanzo è stata un fulmine a ciel sereno. Paradossalmente ho “visto” prima il finale della storia, su cui poi ho ricostruito il resto. I personaggi hanno sempre qualcosa di autobiografico: credo che ogni scrittore conservi nella memoria gesti, tic, voci, abitudini e quant’altro appartiene alle persone con cui entra in contatto (talvolta si tratta contatti brevi e fugaci, ma che per un motivo o per un altro lasciano un’impressione forte), finché arriva il momento in cui fa un collage di tutti questi pezzi e crea i personaggi della sua storia, gli stessi che alla fine del racconto finisce per detestare o per amare, proprio come accade con le persone vere. Lisa e Sofia, così apparentemente diverse, rappresentano il lato più puro e quello più perverso della sessualità femminile. Ma si tratta di una distinzione solo apparente, culturale più che umana: il lettore lo percepisce sul finale, quando gli eventi precipitano e il sesso viene relegato sullo sfondo, semplice alibi e strumento di passioni ben diverse. Di più non posso dire, perché “Il Corpo di Sofia” è incentrato proprio sui colpi di scena e sul ribaltamento della realtà.»
Oltre a scrivere per sé, Rossella fa anche da editor. In particolare è nello staff della Lite Editions, casa che pubblica in particolare racconti erotici in formato digitale. Nel suo romanzo sono importanti le scene sensuali, legame tra i personaggi più o meno marcato ma in qualche modo fondamentale per comprendere la loro psicologia. Riguardo al suo rapporto con questo genere, tornato alla ribalta grazie al successo commerciale di una certa trilogia, Rossella ammette che il genere erotico ha significato e significa molto per lei, sebbene non creda esista un genere erotico “puro”. O meglio, crede poco nelle classificazioni in generale perché secondo lei ogni romanzo che si rispetti è necessariamente contaminato da più generi, contenendo ispirazioni diverse e strutturandosi attorno a personaggi che per apparire reali non vivono un unico aspetto dell’esistenza – per esempio la sessualità – ma agiscono a trecentosessanta gradi, mostrando una realtà complessa, ricca di sfaccettature; diversamente si rischia la noia, lo stereotipo, una letteratura piatta e piena di luoghi comuni. L’eros per lei è parte integrante della vita, e dunque anche della letteratura. Non crede che riuscirebbe più a scrivere racconti erotici nel vero senso della parola, ma di certo in ogni suo romanzo – noir, romance o fantasy che sia – non riesce a trattenersi dall’inserire sfumature più o meno “piccanti”, perché sente che senza questo elemento le sue storie, i suoi protagonisti, sarebbero monchi, incompleti.
Riguardo ai progetti futuri e alle presentazioni, Rossella ci racconta:
«“Il Corpo di Sofia” è uscito a fine luglio, un mese piuttosto difficile per l’editoria in generale. Si legge poco, per lo più sotto l’ombrellone, le città si svuotano e persino i lettori forti hanno poca voglia di presenziare a eventi culturali o presentazioni letterarie. Per questo motivo il romanzo verrà presentato a settembre, a Bari, nella mia città natale, e a Torino, città in cui vivo e che amo, dove il romanzo è ambientato. I progetti sono tanti, tantissimi, ma sono così scaramantica che li tengo tutti per me! Il nuovo romanzo l’ho iniziato ormai da diversi mesi: ci sono ancora molte pagine da scrivere e conto di farlo proprio in agosto, quando sono libera dagli impegni lavorativi e posso letteralmente immergermi nei miei mondi immaginari.»
Spero che agosto sia stato un mese proficuo per lei. Intanto ho approfittato per leggerlo, il suo romanzo. Non eccessivamente lungo, scorrevole e privo di fronzoli. Un noir che riesce a spiazzare il lettore con i suoi colpi di scena e le piccole incongruenze lentamente conducono a un finale a sorpresa. Un triangolo che fa venire i brividi.
Il libro lo acquistate qui: http://www.ibs.it/code/9788897674382/martielli-rossella/corpo-di-sofia.html