Arrivederci Italia. O, forse, addio. L’Istat l’ha appena confermato: sono sempre di più gli italiani che vanno a vivere all’estero. E tra quelli che lasciano il loro Bel Paese, sono sempre di più i laureati.
Come ha comunicato l’Istituto nazionale di statistica, nel 2016 sono risultati 157.000 gli italiani che si sono cancellati dall’anagrafe per trasferirsi oltre i confini della Penisola.
Rispetto all’anno prima, l’incremento è del 7% e ancora maggiore è l’aumento dei laureati che hanno lasciato l’Italia; infatti, sono stati 25.000, il 9% in più.
I giovani dotati di laurea sono risultati il 31% degli oltre 81.000 italiani con più di 25 anni che sono emigrati, nel 2016. Più di 5.000 sono andati nel Regno Unito (nonostante la Brexit), oltre 3.300 in Germania e poco meno di 2.500 in Svzzera. Le altre mete raggiunte dai laureati sono, in ordine decrescente, la Francia (quasi 2.000), il Brasile (1.539), gli Usa (1.469), la Spagna (1.303), poi il Belgio (564), l’Australia (536) e l’Irlanda (533).
A fronte dei laureati italiani che hanno lasciato il loro Paese, l’Istat ha censito 10.199 laureati stranieri che sono immigrati in Italia. La maggior parte proveniente dal Brasile (1.322), dal Regno Unito (1.208) e dalla Germania (953). I laureati immigrati hanno rappresentato il 37,4% dei 27.274 stranieri con più di 25 che sono venuti a vivere in Italia. Il saldo 2016 emigrati/immigrati con più di 25 anni è negativo per poco meno di 54.000 unità complessivamente e di circa 15.000 per i laureati in particolare.
Al contrario, anche nel 2016, le iscrizioni alle anagrafi italiane dall’estero, quasi 301.000 (+7% rispetto al 2015) sono state più delle 157.000 cancellazioni dalle anagrafi italiane da parte di persone che sono emigrate (+7%). Pertanto, il saldo migratorio netto dell’Italia con l’estero è risulato positivo per 144.000 unità, oltre 10.000 e l’8% in più rispetto all’anno precedente.
A venire in Italia sono stati, in maggior numero, i romeni (45.000 nuovi iscritti alle anagrafi), i pakistani, 15.000, come i nigeriani e i marocchini, oltre che gli albanesi (13.000) e i cinesi (12.000).
Tra l’altro, l’Istat ha ricordato che al 31 dicembre scorso l’Italia contava 60.589.445 abitanti, dei quali 5.047.028 stranieri. Nell’anno, i nati sono stati 473.438 e i morti 61.261.