Sarà un settembre da ricordare quello del MAUTO, il Museo Nazionale dell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli” di Torino perché si appresta a riproporsi per festeggiare la fine dei lavori di completamento. Una vera re-inaugurazione a cui si aggiunge l’apporto dell’artista Stefano Bressani con una mostra curata da Carlotta Canton dal titolo “Sculture Vestite”.
Si festeggerà a settembre la fine dei lavori di completamento del Mauto, che evidenzieranno ancora di più la sua vocazione didattica oltre che conservativa e partecipativa lavorando per la condivisione del patrimonio del passato con le nuove generazioni di visitatori attraverso gli strumenti e le nuove tecnologie che meglio le rappresentano. Incrementare le possibilità interattive e sviluppare la comunicazione multimediale: solo due delle novità che il museo si prepara a presentare al pubblico di turisti e torinesi che ne affolleranno le stanze.
Grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali e alla rete Wi-Fi, il Museo Nazionale dell’Automobile metterà a disposizione dei visitatori un patrimonio di dati, raccolti e indicizzati nel corso degli ultimi due anni: approfondimenti storici, immagini d’archivio, schede tecniche sulle vetture e sui carrozzieri e molto altro sarà consultabile – durante la visita – attraverso
smartphone personali, totem multimediali o Ipad in dotazione. Un vero albero della conoscenza o un sistema di approfondimento tematico concepito per essere in progress e in grado di monitorare le preferenze dei visitatori o trasformare le carenze da loro riscontrate in suggerimenti e spunti.
Il piano terra è stato completamente riallestito con spettacolari approfondimenti finalizzati a promuovere una più ampia conoscenza del car design, della sua evoluzione storica, degli uomini che ne hanno determinato i cambiamenti e gli orientamenti presenti e futuri. Un’occasione per riflettere su quali risultati può produrre una contaminazione efficace e costruttiva tra creatività e applicazione, tra innovazione e didattica, tra memoria del passato e slancio verso il futuro. Lo spazio rivestirà così un’importanza cruciale per una lettura critica del passato e una piena comprensione dei fenomeni in atto: un luogo in cui i giovani si possano avvicinare al linguaggio dei designers, dei carrozzieri e dei Centri Stile e appassionarsi a un mondo che può diventare una professione futura.
Ma soprattutto, a settembre, aprirà al pubblico lo spazio che ospita le vetture della collezione che non trovano posto nel percorso. Visitabile su prenotazione, il garage del Mauto accoglierà l’officina e la scuola di restauro, grazie alla quale si potranno coinvolgere operativamente professionisti del settore delle auto d’epoca, artigiani ed esperti che affiancheranno giovani allievi così da promuovere un passaggio intergenerazionale delle competenze e si darà l’opportunità, grazie alla rete di collaborazioni che il museo sta intessendo sia a livello nazionale che internazionale.
La struttura architettonica rinnovata da Cino Zucchi gli spettacolari allestimenti scenografici di Francois Confino, si aggiunge l’operazione di ultimazione e sviluppo di quei lavori che, per motivi tecnico-finanziari, non si erano potuti concludere nella prima fase del progetto. Grazie ai lavori di completamento del percorso e ai soggetti finanziatori che li hanno resi possibili – Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Automobile Club Italia, Regione Piemonte – Fondi Comunitari POR FESR 2007-2013, Camera di Commercio di Torino,Provincia di Torino – il Museo intende rilanciarsi valorizzando ulteriormente la sua meravigliosa collezione.