All’Inalpi Arena a Torino dal 15 al 20 luglio 7600 rappresentanti di tutto il mondo
Quasi ottomila persone provenienti dai cinque continenti, coppie cristiane, cattolico-romane, ma non per questo ascrivibili ad un movimento tradizionalista, anzi. Saranno 86 i paesi rappresentati: primi i brasiliani quasi duemila, seguiti dai francesi, a comporre il podio, gli spagnoli, seguiti dagli italiani e dai colombiani.
E poi coppie provenienti dalla Nuova Zelanda, dall’Australia, dal Botswana, dalla Repubblica Domenicana e dalla Guinea. L’Equipe Notre-Dame nata da una intuizione felice e profetica di un padre francese Henri Caffarel alla fine degli anni Trenta e poi esploso in Europa e poi nel mondo negli anni Cinquanta è un microcosmo di volti, cuori, idee, linguaggi, cresciuto e in cammino già prima del Concilio nel solco del Vaticano II e di una chiesa aperta al dialogo con il mondo, contraria a quel vento di ostilità e contrasto che mirabilmente Giovanni XXIII aveva identificato nei suoi artefici come “i profeti di sventura”. Essere coppia cristiana prima ancora che famiglia è il senso più profondo di un metodo di una associazione aperta e non esclusiva che è un modello di riferimento come anche il Papa Francesco ha raccomandato nel recente incontro con i vertici di ERI a Roma il 4 maggio.
Nel dettaglio il XIII Raduno delle Equipe Notre-Dame si svolgerà a Torino all’Inalpi Arena dal 15 al 20 luglio una settimana intensa e ricca di momenti di spiritualità e riflessione. Il tema richiama l’episodio del Vangelo dei discepoli di Emmaus (Lc 24:15.35) e sarà vissuto in giornate intense con la celebrazione eucaristica tutti giorni, momenti di meditazione, conferenze, incontri plenari e spettacoli. Negli hotel distribuiti a Torino e in provincia da Ivrea ad Asti ci saranno momenti di confronto in gruppi ristretti. L’organizzazione coinvolgerà oltre 700 volontari che sosterranno le attività in gran parte svolte all’interno dell’Inalpi Arena.
Tra i relatori prevalente la componente femminile oltre al cardinale José Tolentino de Mendonça, la professoressa Marina Marcolini, la dottoressa Gabriella Gambino, Maria Clara Lucchetti Bingemer suor Nathalie Becquart e Elisabeth Saléon- Terras collaboratrice a Troussures per oltre vent’anni di padre Henri Caffarel, fondatore del Movimento.
Torino, città ricca di storia, cultura, tradizione sociale religiosa e laica, e la sua Chiesa locale viva e ricca di spiritualità, custode della S. Sindone, sono pronte a dare il benvenuto ed accogliere gli Equipiers. Durante il Raduno i partecipanti avranno l’opportunità di percorrere degli itinerari spirituali nei luoghi simbolo a Torino, Chieri e Castelnuovo Don Bosco per conoscere esperienze e tradizioni religiose ricche di santità nate e ancora oggi presenti in città e nel territorio piemontese. I rappresentanti saranno a Torino e in Piemonte anche dopo l’incontro è questo farà di loro ambasciatori di una città che già amano. Le istituzioni Comune, Regione e fondazioni bancarie come CRT hanno dato il loro contributo, ma tutto nasce dalla passione vera di un mondo di persone che vivono la gratuità e il dono come segno distintivo di una missione umana.
Luca Rolandi