Il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino (fondato nel 1974) celebra il suo cinquantesimo anno di attività: questo significativo anniversario sarà l’occasione per raccontare al pubblico l’enorme patrimonio che custodisce e per testimoniare l’attività di conservazione e valorizzazione del suo archivio storico e della sua biblioteca specialistica, oggi unanimemente riconosciuti come un vero e proprio punto di riferimento della memoria dello spettacolo dal vivo italiano.
Le celebrazioni del cinquantenario del Centro Studi del Teatro Stabile si apriranno con una mostra collocata sotto i portici di piazza San Carlo a Torino e realizzata con la curatela dell’Associazione Arteco. Dal 2 al 29 febbraio 2024, attraverso il circuito cittadino “Look of the City”, la mostra racconterà in trentadue stendardi fotografici il rapporto tra corpo e memoria seguendo quattro percorsi tematici: appassionarsi, incontrarsi, abbandonarsi, cercarsi.
Nella selezione di fotografie provenienti dal Centro Studi del Teatro Stabile i soggetti protagonisti sono i corpi delle attrici e degli attori. Le quattro sezioni di cui si compone la mostra indagano le azioni attraverso cui i personaggi entrano in relazione tra loro o con il pubblico. Il corpo dell’attore diventa un veicolo di trasmissione della memoria dall’archivio alla nostra quotidianità.
Il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino si dedica sin dalla sua fondazione, nel 1974, alla raccolta e alla conservazione di locandine, manifesti, recensioni, foto, schede e quaderni di sala, copioni, bozzetti e figurini, videoregistrazioni e note di regia provenienti non solo dell’attività del Teatro Stabile di Torino, ma anche dalle numerose collezioni librarie ricevute nel corso degli anni da artisti, compagnie, critici teatrali che hanno consentito un costante e capillare aggiornamento di tutto il patrimonio archivistico.
Partendo dal primo importante fondo ricevuto da Lucio Ridenti, che alla fine del 1973 consegnò l’archivio della rivista Il Dramma (1952-1973), il Centro Studi in mezzo secolo ha arricchito il proprio patrimonio grazie al materiale donato, tra gli altri, da Gian Renzo Morteo e il suo periodico “Linea Teatrale” (1980-1994), dal Gruppo della Rocca, dal Laboratorio Teatro Settimo, dal Cabaret Voltaire di Torino, dal Teatro dei Sensibili di Guido Ceronetti, dal Teatro Popolare Italiano di Vittorio Gassman, da Misa e Febo Mari, da Fabio Doplicher e da Massimo Castri, mentre sono in fase di acquisizione i materiali provenienti dall’archivio personale di Eugenio Allegri.
Nel 2009 il Centro Studi è stato riconosciuto come Istituto di ricerca attraverso un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e dal 2015, oltre a garantire un costante servizio al pubblico, ha reso disponibile gratuitamente online tutta la documentazione relativa alla storia del Teatro Stabile di Torino, dalla sua fondazione nel 1955 ad oggi, per un totale di oltre 700 spettacoli (60.000 pagine di materiali d’archivio), così come la collezione completa della rivista Il Dramma.
A questo link una meraviglia storica di volti, scene, restauri, ricordi, copioni, video, manifesti, locandine, schede di sala.
https://archivio.teatrostabiletorino.it/documenti-e-immagini#1960
Tra le ultime importanti iniziative organizzate dal Centro Studi vale la pena menzionare il Convegno Per uso di memoria. Massimo Castri e la regia teatrale nello spazio della polis, ideato e realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino a maggio 2023.