Linguaggio contemporaneo e produzione innovativa sono le due caratteristiche essenziali che hanno connotato i 250 progetti pervenuti in risposta al bando ORA! indetto, a livello nazionale, da Compagnia di San Paolo a ottobre 2015.
Ora! è stato pensato per sollecitare e catalizzare la creatività sul territorio d’azione della Compagnia di San Paolo, ovvero Piemonte e Liguria, favorendo l’emergere di talenti nell’ambito della produzione artistica e ponendo gli stessi in rapporto sinergico e sistemico con il tessuto istituzionale locale.
Si tratta di una proposta culturale concreta e d’avanguardia che ha l’intento di proiettare le arti visive, performative e digitali nel futuro, utilizzando da un lato le nuove tecnologie e, dall’altro, riappropriandosi della tradizione, in una prospettiva di ibridazione e multidisciplinarità.
Le iniziative selezionate, in fasi successive, da una giuria di esperienza interdisciplinare – i cui lavori sono stati coordinati da Matteo Bagnasco, Responsabile Area Innovazione Culturale della Compagnia di San Paolo, Francesca Gambetta Coordinatore Creatività e Nuovi Media della Compagnia di San Paolo, Gianluigi Ricuperati scrittore e Direttore Artistico della Domus Academy e Giovanna Segre, docente di Economia della Cultura presso l’Università degli Studi di Torino – sono venti, tutte caratterizzate da un elevato grado di innovazione, una grande sensibilità che abbraccia più campi d’interesse da sviluppare nel tempo, per creare una rete relazionale ad alto impatto culturale sul territorio, ed una buona sostenibilità economica.
Considerando il cospicuo numero di proposte raccolte, provenienti da 36 diverse province italiane, la Compagnia di San Paolo ha deciso di aumentare il numero di premiati rispetto alle prime direttive, potenziando anche il budget dedicato al bando da € 550.000 a € 740.000 e riservando a ciascun progetto una somma massima di € 45.000, che coprirà fino all’80% dei costi preventivati, in un’ottica di co-finanziamento.
All’incontro di presentazione dei progetti vincitori, negli spazi del Museo Egizio di Torino – che ben incarna, con il nuovo corso, lo spirito di rinnovamento culturale che la città promuove – erano presenti Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo, Christian Greco, Direttore del Museo Egizio, Sergio Ricciardone, Direttore Creativo di Club to Club, Festival Internazionale di musica elettronica, Matteo Bagnasco, Responsabile Area Innovazione Culturale Compagnia di San Paolo e Gianluigi Ricuperati e Giovanna Segre, advisor del Bando ORA!.
Come ben indicato dalla Professoressa Segre, allo scopo di non disperdere tutte le progettualità raccolte, la Compagnia di San Paolo interverrà coinvolgendo tutti i partecipanti in una ricerca sulle tendenze creative emergenti (i cui risultati verranno comunicati in autunno), con l’intento di valutare nuove collaborazioni e implementare, così, l’offerta culturale sul territorio a medio e lungo termine.
“Questo bando – ha sottolineato Profumo – sostiene tre linee guida di Compagnia di San Paolo: l’innovazione nella cultura, la “cross-fertilization”, ovvero quel processo di scambio di conoscenze e suggestioni derivanti da ambiti disciplinari differenti, e la creazione di un incubatore aperto che possa lavorare anche in prospettiva futura con il territorio. Siamo riusciti a realizzare un progetto nazionale, la nuova sfida è attivare una proposta di respiro europeo “.
Tra i vincitori del bando ORA! si segnalano i seguenti progetti come esemplificativi di queste istanze: Abitare il Minerale dell’Associazione Culturale a.titolo di Torino, Stanze/Qolalka dell’Associazione Antiloco di Torino, The Institute of Things to Come dell’Associazione Culturale Mariana Trench di Torino e Socrate il sopravvissuto/come le foglie dell’Associazione Culturale Anagoor di Castelfranco Veneto.
Ideato da a.titolo in collaborazione con il Castello di Rivoli – Museo d’Arte contemporanea, Abitare il materiale intende approfondire il rapporto tra la realtà e la sfera immateriale della vita, mediata dalla tecnologia digitale. La proposta sviluppa una riflessione sui processi creativi a partire dalla materia attraverso il contributo di artisti di generazioni diverse – esponenti dell’Arte Povera, come Giovanni Anselmo e Giuseppe Penone, e di ricerche più recenti, come Caretto e Spagna e Marianne Heier– spaziando dalla performance alla conversazione, dal simposio scientifico al percorso formativo, ospitati in geo-siti piemontesi o nei suggestivi spazi del Castello di Rivoli.
Stanze /Qolalka prende avvio dalla video installazione Stanze di Gianluca e Massimiliano De Serio, opera vincitrice nel 2010 del premio Italia Arte Contemporanea del MAXXI di Roma. Il progetto, che racconta il percorso di un gruppo di rifugiati politici somali in transito a Torino, si articola in più fasi, a partire da una lettura performativa della poetessa somala Suad Omar – presentata il 2 giugno scorso all’interno del cartellone del Festival delle Colline Torinesi – attraverso un workshop presso la Scuola Holden e il Piccolo Cinema di Torino sulla narrazione della tradizione, per concludersi nel giugno 2017 con uno spettacolo di teatro multimediale.
The Institute of Things to Come è un progetto curatoriale che indaga l’apporto degli artisti visivi contemporanei nell’immaginare narrazioni e scenari plausibili, grazie al confronto con esperti provenienti da discipline differenti. Il curatore Valerio Del Baglivo e l’artista Ludovica Carbotta, fondatori dell’associazione culturale Mariana Trench, hanno pensato e organizzato il progetto in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: uno spazio espositivo della Fondazione diventerà per un anno una piattaforma di ricerca che coinvolgerà artisti tutor, specialisti di varie discipline e artisti studenti in un programma di quattro moduli articolato in mostre monografiche, workshop e incontri, aperti al pubblico e realizzati dal Dipartimento educativo della Fondazione.
Socrate il sopravvissuto/come le foglie è una performance corale sul tema dell’educazione oggi.
Anagoor, prendendo ispirazione dal romanzo “Il sopravvissuto” di Antonio Scurati (premio Campiello 2005) e dall’Alcibiade di Platone, avvia una riflessione sulla questione educativa ai nostri giorni, intrecciandola con gli ultimi momenti della vita di Socrate, ovvero si interroga, con la consueta visionarietà, sul ruolo del maestro rispetto ai discepoli e nei confronti del sapere. Come ha ben sottolineato Christian Greco, Direttore del Museo Egizio, in conferenza stampa: “questo lavoro, in particolare, pone l’attenzione sull’urgenza odierna di ricorrere all’innovazione per reinterpretare la tradizione”.
In scena l’insegnante/Socrate si confronterà in maniera dia-logica con un coro di nove ragazzi selezionati attraverso un casting nazionale, in un gioco di performance teatrali e video rappresentazioni.
Lo spettacolo verrà presentato in prima assoluta oggi, 20 giugno, e domani, 21 giugno, alle Fonderie Limone di Moncalieri all’interno del programma del Festival delle Colline Torinesi.
Ci auguriamo che operazioni di questo tipo possano continuare a dar voce a tutti i piccoli nuclei creativi che senza sostegno non potrebbero esprimersi, privando così il territorio di un potenziale culturale importante.