Un dicembre sulle punte quello del Teatro Regio che ospita la Danza al massimo livello mondiale: il Ballet Nacional de Cuba presenta Giselle su musica di Adolphe Adam dal 10 al 14 dicembre e Don Chisciotte su musica di Ludwig Minkus dal 17 al 21 dicembre.
Alicia Alonso è Primera Bailarina Absoluta e diva mondiale della danza; la sua Compagnia, che è un mix perfetto di tecnica e virtuosismo rigorosi uniti a gioia pura e sensualità caraibiche. Alicia Alonso si forma all’American Ballet Theatre di New York con un maestro italiano del calibro di Enrico Zanfretta e a Londra con Vera Volkova. A diciott’anni entra nell’American Ballet Caravan (che diventerà New York City Ballet) fondato da George Balanchine; nominata étoile, avrà l’occasione di collaborare con coreografi immensi: Fokine, Massine, Balanchine, Tudor e Bronislava Nijinska. A diciannove anni le diagnosticano una malattia alla retina che la rende parzialmente e progressivamente cieca. Si sottopone a un’operazione e, immobile nel letto, sogna solo di danzare e così sarà: nella sua straordinaria longevità dà vita a una carriera durata oltre cinquant’anni, la più lunga della storia. Alonso è la Diva del balletto, dal carattere d’acciaio, carismatica e forte.
Il suo desiderio più grande è che i talenti del suo paese non “restino al buio” e non siano costretti, come lei, a crescere “in aereo”, quindi fonda nel 1948 a L’Avana il Ballet Alicia Alonso poi Ballet Nacional de Cuba. Alicia, maestra di stile e tecnica, marchia a fuoco la sua scuola. La “formula Alonso” è inconfondibile e produce continuamente super-ballerini: equilibri sicurissimi, grazia e determinazione nelle donne e salti e giri prodigiosi negli uomini. È indubbiamente grazie a lei se oggi esiste uno stile che fa capo a Cuba e trionfa nel mondo, se attualmente le grandi stelle cubane popolano le massime compagnie di balletto.
Alonso è stata Giselle ininterrottamente dal 1943 al 1993, e, come coreografa, lo ha rimontato (dall’originale di Jean Coralli e Jules Perrot) per la sua compagnia, restando fedele alla tradizione francese e russa. Alcune variazioni stilistiche inserite, offrono al Ballet Nacional l’occasione per evidenziare la personalità delle sue interpreti attuali: Anette Delgado (recite del 10 e del 13 ore 20), Viengsay Valdés (12 e 14) e Yanela Piñera (13 ore 15) – prime ballerine della Compagnia – sosterranno a Torino il ruolo della giovane e ingenua contadina, morta di dolore per il tradimento del principe Albrecht; quest’ultimo sarà portato in scena rispettivamente da Dani Hernández (10 e 13 ore 20), Víctor Estévez (12 e 14) e Arián Molina (13 ore 15).
Don Chisciotte, di cui Alonso firma la coreografia (dall’originale di Marius Petipa e dalla versione di Aleksandr Gorskij) insieme a Marta García e María Elena Llorente, è indubbiamente il titolo che meglio rappresenta lo spirito esuberante e danzante proprio delle sensibilità e sensualità caraibiche. La parte del l’affascinante Kitri sarà sostenuta da Viengsay Valdés (recite del 17 e 20 ore 15), Yanela Piñera (18 e 20 ore 20) e Anette Delgado (19, 21) e quella di Basilio, il povero barbiere, da Víctor Estévez (17 e 20 ore 15), Arián Molina (18), Dani Hernández (19, 21) e Camilo Ramos (20 ore 20).
La partitura di Ludwig Minkus sarà eseguita dall’Orchestra del Teatro Regio diretta dal maestro Giovanni Duarte. Le scene e i costumi di entrambe le coreografie sono di Salvador Fernández.
Mercoledì 10 dicembre alle ore 17.30 al Piccolo Regio Puccini, per le Conferenze del Regio, il Ballet Nacional de Cuba sarà presentato al pubblico da Alfio Agostini, ospiti d’eccezione i primi ballerini Viengsay Valdés e Víctor Estévez.
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