Pinchas Steinberg

Pinchas Steinberg

Due grandi pagine sinfoniche russe: la Sinfonia n. 2 in do minore op. 19 di Dmitrij Kabalevskij e la Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, la celebre “Patetica” sono in programma giovedì 26 marzo, alle ore 20.30, a dirigerle Pinchas Steinberg un lieto ritorno sul podio dell’Orchestra del Teatro Regio.
Pinchas Steinberg, nato a New York nel ’45, è stato recentemente nominato Chief Conductor della Budapest Philharmonic Orchestra, è oggi riconosciuto quale grande interprete del repertorio tardo romantico sia operistico sia sinfonico. Steinberg, violinista e compositore, formatosi alla leggendaria scuola di Antonino Votto a Milano, ha diretto in tutti i principali teatri d’opera e nelle più prestigiose sale concertistiche internazionali; con il Teatro Regio, in particolare, è legato da una collaborazione più che ventennale che lo ha portato a dirigere concerti e opere memorabili tra le quali ricordiamo Lohengrin con la regia di Ronconi, Aida con la regia del premio Oscar William Friedkin e Madama Butterfly con la regia di Michieletto. Oltre a questo concerto il direttore israeliano tornerà a maggio per dirigere  Hänsel e Gretel di Humperdinck.
Il programma del nono concerto della Stagione sinfonica comprende due grandi pagine della tradizione russa, scritte a quarant’anni di distanza una dall’altra. Di Dmitrij Kabalevskij (1904-1987) viene presentata la Sinfonia n. 2 in do minore. Kabalevskij, autore ancora poco considerato nonostante il suo brillante linguaggio musicale, scrisse questa sinfonia nel 1934. Il lavoro, articolato in soli tre movimenti, risulta fresco e innovativo; prendendo le mosse dalla tradizione sinfonica russa del tardo romanticismo l’autore approda a soluzioni armoniche e formali alquanto ardite. Proprio a causa di lavori come questo, Kabalevskij corse il rischio di essere incluso nella lista nera dei compositori accusati di formalismo dal regime sovietico, come accadde a Šostakovič.
La seconda parte del programma presenta la Sinfonia n. 6 in si minore “Patetica” di Čajkovskij, scritta nel 1893. L’ultimo lavoro del grande compositore ha una genesi tormentata; basti ricordare una frase estratta dal suo epistolario nel quale appunta: «sono diventato infinitamente più severo con me stesso e non ho più le certezze di un tempo». La Sinfonia rappresenta il testamento spirituale di Čajkovskij che, attraversato il periodo romantico, approdava ora a una profonda riflessione artistica, con premonizioni che anticipavano già il Novecento.

Biglietti a € 25 (ridotti: € 20 per over 65, convenzionati e abbonati Regio; € 15 per under 30) in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio, presso Infopiemonte-Torinocultura, alla Biglietteria del Teatro Stabile e on line su www.vivaticket.it;
Eventuali posti disponibili saranno messi in vendita (massimo 2 a persona) a € 15 un’ora prima del concerto. Info al tel. 011.8815.557, su 

 

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