Incontriamo l’artista Franco Fasulo (Agrigento, 1963) in occasione della sua mostra personale Direzioni presso l’ufficio Azimut Wealth Management di Via Barbaroux 1 a Torino, visitabile sino al 12 febbraio.
Lo spazio, diretto da Vincenza Belfiore e Cristiano Gentile, sceglie nuovamente, dopo la personale di Enrico T.De Paris nel 2016, di iniziare un nuovo anno all’insegna dell’arte, allestendo una mostra site specific che accolga il visitatore in un ideale racconto per immagini, nel comune sentire di una costante ricerca di armonie e bellezza come parte del vivere quotidiano.
Fasulo è un artista siciliano che inizia il suo percorso in veste di illustratore, partecipando all’allestimento di mostre nel settore archeologico. I successivi viaggi sulle sponde del Mediterraneo e dell’Atlantico hanno dato origine ad una ricerca pittorica ispirata al mondo della navigazione. Nel 2002, in occasione del concorso nazionale Premio Arte Mondadori, ottiene il secondo posto con l’opera “Esistenza Nomade”. Del 2017 la mostra Conradiana-tra narrativa poesia pittura al Centro Comunale di Cultura di Valenza.
Bella la presentazione dello stesso artista nello stampato che accompagna la mostra: […] Navigare è, dunque, necessario, così come creare. Due assiomi secolari che hanno orientato la civiltà umana, eleggendo l’esplorazione del mondo e del Sé a valore universale. Navigare e creare, seguendo però le As-Sumut, le “giuste direzioni”.
Ci racconti come nasce la tua ricerca poetica e perché hai scelto proprio la navigazione come tema ricorrente?
Come artista, e come siciliano, ho sempre avuto un interesse specifico nel “mare”, che ho reso elemento centrale della mia ricerca espressiva e della mia poetica. In particolare sono attratto dalle fiancate ossidate delle grandi navi: cerco nei singoli dettagli un segno, un elemento che possa restituire il senso della fatica del navigare, e per traslato, dello stesso vivere. La parola stessa, “navigazione”, ha una forza semantica fortissima, usata in senso esteso in molti ambiti. È anche questo il motivo per cui il mio lavoro è parso particolarmente coerente nel contesto in cui è ospitata la mia personale: una realtà quella di Azimut Wealth Management, che fa parte del Gruppo Azimut, il cui simbolo è un sestante per orientarsi con precisione anche nella gestione delle risorse economiche.
Ci parli delle opere in mostra?
Nasco come disegnatore tecnico per la Soprintendenza di Agrigento, ma le mie opere compiono una netta sterzata verso l’astratto, realizzate olio su tela, materiale che prediligo; sono attratto anche dal pastello, che restituisce una sua matericità specifica e che ho utilizzato per opere di più piccole dimensioni, spesso monocromi con piccoli squarci di colore. Come studioso dell’antichità ho sempre nutrito particolare interesse nella circolazione delle navi mercantili tra le isole dell’Egeo e la Sicilia, anche per questo il mare e la navigazione sono entrati prepotentemente tra i soggetti dei miei lavori. La mostra allestita per questi spazi può essere letta come un viaggio, una navigazione: si parte dalla primigenia necessità dell’uomo di confrontarsi con le acque. Ispirandomi agli egiziani ho dedicato un dipinto all’antica imbarcazione del Nilo, realizzata con il legno di cedro del Libano: un’opera che racconta, grazie ad uno stile informale e astratto e alle grandi campiture di colore, il deserto e le pianure fertili dell’Egitto. Mi piace che i miei lavori, proprio in forza dello stile informale che prediligo, possano avere diversi livelli di lettura, non ultimo proprio quello naturalistico.
Molte opere dimostrano una forte componente materica…
La mia passione è per la ruggine, materica e concettuale, è l’idea del Tempo che modifica la superficie delle cose, che altera i materiali (per questo utilizzo colature e ossidazioni sulle superfici) permettendo che questi raccontino una propria storia…Burri, De Stael sono i miei numi tutelari. Un’altra serie di opere, Ossidi_ Memorie, è un omaggio al mare greco che ho sperimentato nella mia infanzia e che oggi non esiste più ma che ritrovo, come sensazioni, nell’Oceano all’Atlantico e alle atmosfere delle spiagge della Bretagna. Realizzo quadri su questo tema basandomi su immagini della mia memoria, spesso su grandi tele poste a dittico. Altro tema da me affrontato è il quello dei grandi viaggi degli esploratori come quello di Magellano, che mi permette nuovamente di sottolineare l’aspetto più materico delle navi, le colature di grasso, le zone arrugginite, ma anche i simboli come quello che indica la nave di sopportare il carico e che diventa elemento grafico di grande impatto. In ultimo mi piace anche ricorrere alle suggestioni che provengono dal mio amore per la letteratura: un dipinto è dedicato al racconto Giovinezza di Joseph Conrad che parla proprio di un giovane e del suo viaggio in mare che diventa percorso esistenziale, iniziatico.
La mostra è visitabile dal Lunedì al Venerdì dalle 09:30 alle 13 e dalle 15:00 alle 17:30, e su appuntamento al 011.4546530 sino al 12 febbraio 2018.