Limitiamo il surriscaldamento globale a “Un Grado e Mezzo”.
Un Grado e Mezzo è il titolo della prima edizione del Festival su clima e ambiente che la città di Torino ospita nei giorni 26-27-28 maggio. 1,5°C il valore limite del surriscaldamento globale per garantirci un futuro.
Altro numero significativo: 2030 la scadenza ambiziosa che la città si è posta come obiettivo per il raggiungimento della neutralità climatica che anticipa di ben vent’anni il risultato delle altre municipalità europee.
Il Festival progettato e organizzato da CentroScienza Onlus in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino, vuole sensibilizzare il grande pubblico e avvicinare il mondo scolastico ai temi del clima e dell’ambiente. L’idea di accogliere eccellenze della ricerca scientifica italiana, assieme a scrittori, giornalisti, divulgatori scientifici e attivisti del Fridays For Future promuove un ampio spettro di linguaggi e tematiche.
Gli appuntamenti sono ripartiti su sei sedi torinesi: il Museo A come Ambiente MAcA, il Mausoleo della Bela Rosin, gli Orti Generali, la Casa nel Parco, Cascina Roccafranca e lo Spazio WOW.
Nella conferenza stampa del 24 maggio Chiara Foglietta, assessora alla Transizione ecologica e digitale e Francesco Tresso, assessore al Verde pubblico e alla Cura della città, garantiscono la determinazione nel portare avanti i lavori per rendere la città pronta a rispondere al rischio di eventi meteorologici problematici.
Spesso però l’impegno cittadino è di tipo strutturale, pertanto è necessario organizzare e promuovere iniziative culturali per mantenere alta l’attenzione sul tema.
Luca Rolandi, presidente della Circoscrizione 2 spiega come il tema dell’eco ansia sia diffuso soprattutto tra i giovani. Punto fondamentale è la necessità di approfondimenti rivolti a una fascia d’età più alta abituata a comodità immediate. Manifestazioni come Un Grado e Mezzo offrono l’opportunità di conoscere e studiare la realtà e le conseguenze in caso di mancato intervento.
In conclusione, Elisa Palazzi e Michele Freppaz, curatori del Festival chiariscono l’importanza dell’iniziativa che quest’anno tratterà temi scientifici, soluzioni e azioni da intraprendere a livello locale e globale. L’obiettivo è attivare le coscienze e rassicurare che siamo una comunità che si informa e agisce insieme, ognuno facendo la propria parte.
Antonella Cappiello