Si prospettano tempi duri per gli amanti del gelato al pistacchio. Per gli intenditori, che non si accontentano del pistacchio di sintesi verde pisello, sarà sempre più complicato trovare un gusto che li soddisfi.
<<I costi del pistacchio stanno diventando esorbitanti – denuncia Cristian Ciacci, dell’omonima gelateria di corso Belgio 176/B – e sempre meno gelatai possono permettersi un gusto di qualità. Un gelato classico costa tra i 7.50 e i 20 euro al chilo. Se si considera che i pistacchi costano circa 70 euro al chilo e che per avere un gelato degno di questo nome bisogna mettere 120 grammi di gusto per ogni chilo di miscela, si capisce come sia facile sforare il budget>>.
Per non deludere i clienti si ricorre a uno escamotage. Pistacchi di sintesi, chimici per dirla in maniera un po’ rozza, o gusti fatti con coloranti alimentari, aromi e mandorle, che, più economiche, costano circa 13 euro al chilo.<<Meno male – scherza il pluripremiato Ciacci – che gli italiani non sono grandi estimatori del pinolo di Pisa, il gusto più caro dello Stivale con i suoi 90 euro al chilo>>.
<<Qui – mi chiede di precisare Cristian – non si sta parlando del pistacchio di Bronte, ma del pistacchio in generale. Permettimi di dire che quella del frutto siciliano è una favola. Bronte è un piccolo comune in provincia di Catania che da solo non può soddisfare la richiesta di tutti i gelatai non dico italiani, ma anche solo piemontesi. Come negozio, a noi servono mediamente 900 kg di semilavorato di pistacchio; questo significa che ogni anno alla gelateria Ciacci Bronte dovrebbe fornire 1400 chili di pistacchio. Se si tiene conto che a Torino ci sono circa 200 gelaterie, si fa presto a capire che la domanda è decisamente superiore dell’offerta>>.
Meno allarmista, invece, un sicuro Guido Martinetti, cofondatore di Grom, azienda leader nel mercato del gelato. <<E’ vero che esistono diverse paste di pistacchio – spiega -, alcune fatte con la frutta secca e aromatizza. Se esistono, però, è perché il mercato lo richiede. Io non creerei inutili questioni: il gusto del gelato al pistacchio non scomparirà e non ci sarà un aumento prezzo. Il pistacchio – continua – è nella top five, con crema, cioccolato, nocciola e stracciatella, dei gusti più amati degli italiani, che possono stare tranquilli>>.
Per quanto riguarda il pistacchio di Bronte conferma. <<Bronte ha una sola raccolta ogni due anni, ovviamente da solo non riesce a produrre tutto il pistacchio che non dico l’Italia, ma il Piemonte consuma>>.
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