“Arte ed economia alleate: nuovi sguardi per una via d’uscita dalla crisi”: questa la sfida dell’Isao Festival, il Sacro attraverso l’ordinario. In occasione della XXII° edizione, dal tema “Alla ricerca della felicità”, la kermesse propone un inedito connubio.
Tre le sezioni che, da domenica 20 settembre a sabato 17 ottobre, accompagneranno gli spettatori in questo viaggio che coinvolgerà tutto il Piemonte. La prima è “Storie di altri mondi”, tutti alla ricerca della felicità. C’è la diversità fisica, ci sono universi geograficamente lontani, c’è l’incontro/scontro tra culture. A inaugurare il festival, domenica 20 settembre alle 21 al teatro Carignano, la prima italiana di “Shiva Ananda Lahari”, spettacolo di danza Bharantanatyam e musica carnatica dell’India del Sud. “Percorsi tra economia e felicità” è invece il titolo della seconda sezione, che si interroga su quella che dovrebbe essere il cardine dell’economia civile: la felicità pubblica, la felicità condivisa. Martedì 29 settembre, alle 21 al teatro Vittoria di Torino, Nadia Lambiase, Alberto Pagliarino e Paolo Piacenza apriranno i lavori con il monologo “Buona, generativa, civile. Dialogo sull’economia felice”. Sul palco l’economista Stefano Zamagni e il sociologo Mauro Magatti si confronteranno sui grandi nodi dell’economia globale. La terza sezione, quella più tradizionale, è “Focus del sacro”. Il nuovo spettacolo “A noi vivi! L’inferno” de Il Mutamento Zona Castalia parte, domenica 4 ottobre da Maurizio d’Opaglio, per il tour piemontese.
Per un festival che da sempre si occupa di indagare l’umanità, la società e la comunità negli snodi che portano dall’ordinario al sacro e viceversa, il tema scelto rappresenta un’innovazione radicale. “Mai come in questo tempo l’economia, complice la crisi, si è affermata nelle nostre vite quotidiane con tanta irruenza e violenza – spiega il direttore artistico di Isao Festival, Giordano V. Amato – Per questo abbiamo deciso di capirne di più e il desiderio è cresciuto a tal punto da decidere di dedicare all’economia un percorso di tre anni, dall’Inferno, quello del 2015, al un Paradiso, tanto auspicato, che speriamo, arriverà nel 2017”.
Tra le novità, la location d’eccezione che ospiterà lo spettacolo teatrale scritto e diretto da Giordano V. Amato, “Marta e Olmo”. Per l’occasione, infatti, riapre, eccezionalmente, il rifugio antiaereo di Palazzo Civico. Costruito nel 1940 per proteggere la popolazione dalle bombe della seconda guerra mondiale, lo scorso anno è stato restaurato e inaugurato. Giovedì 24 e venerdì 25 aprirà nuovamente le porte e, 12 metri sotto terra, accoglierà artisti e pubblico per riflettere, attraverso gli occhi di due adolescenti, sulla paura e l’orrore della guerra.