C’è baruffa nell’aria della conferenza stampa del Teatro Regio di Torino.
Dalle parole della presentazione della nuova stagione “L’opera libera” questo il titolo scelto per il 2014- 2015, introdotta dall’assessore alla cultura Maurizio Braccialarghe, dal Sovrintendente Valter Vergnano e dal Sindaco Piero Fassino le cose appaiono più che serene.
Diciassette titoli, tredici opere, sette nuovi allestimenti, la grande danza con il Ballet Nacional de Cuba e un Gala con Roberto Bolle e le più grandi étoile della danza internazionale. Una Stagione molto intensa, considerando anche il ciclo dedicato alle sinfonie e ai concerti di Brahms a ottobre e le tournée che vedranno protagonisti, prima dell’inaugurazione, a San Pietroburgo, Stresa, Edimburgo e, a dicembre, in Nord America.
Il Teatro è migliorato moltissimo, probabilmente oggi è il migliore in Italia, ha riscosso successi notevoli, si è fatto apprezzare all’estero, ha fatto il pieno di abbonati e coinvolto nuovi sponsor privati.
Ma siamo in teatro, e un coup de théâtre è sempre in agguato.
Ad irrompere sulla scena, destando un certo scompiglio, sono le parole del direttore Gianandrea Noseda. Con un tono molto teso, si affranca dalla presentazione della stagione, e per le autorità e gli appassionati è un colpo inaspettato, il maestro è noto per la capacità di far letteralmente cantare il cartellone delle sue stagioni quando le illustra.
La scadenza dei vertici del teatro a fine luglio incombe come un convitato di pietra, anche se le parole del Sindaco sono chiare: “Squadra che vince non si cambia”.
Eppure qualche nota stonata deve pure esserci e la sensazione è che ci sia qualche sospeso tra Noseda e la gestione Vegnano.
Forse per le date che porteranno il Regio in America, prima due poi divenute faticosamente quattro, forse per il fatto che le grandi orchestre internazionali come la London Symphony Orchestra o la Wiener Philharmoniker quando viaggiano hanno il contributo economico dello stato ed il Regio purtroppo no.
Di questa situazione a soffrirne sono soprattutto gli orchestrali ed il coro, saliti alla ribalta internazionale per l’indubbia qualità dimostrata grazie al grande lavoro fatto dal 2007 ad oggi.
L’auspicio è che quello di ieri nel foyer non sia un Requiem tra Noseda ed il Regio, come quello programmato come primo concerto della stagione a fine settembre.
«Questo teatro è già il primo in Italia, e potrà anche diventare il primo nel mondo. Ma bisogna essere convinti della strada che si vuole percorrere. Non vorrei, nel prossimo futuro, ritrovarmi a fare trasferte a Gassino o a San Mauro».
Con queste affermazioni si chiude frettolosamente la conferenza lasciando volare sola soletta, come i pensieri dei presenti, la piccola paloma bianca con la nota musicale in bocca disegnata da Daniela Foresto, scelta come immagine simbolo di questa futura stagione.
Per sfatare le più acuminate malelingue bene sottolineare come sia del tutto fuori luogo immaginare che Noseda punti alla Scala di Milano, sua città natale, lì è stato da poco scelto il maestro Riccardo Chailly e intende rimanerci.
STAGIONE D’OPERA E DI BALLETTO 2014-2015
30 Settembre – 7 Ottobre 2014
Messa da Requiem
di Giuseppe Verdi
14 – 28 Ottobre 2014
Otello
di Giuseppe Verdi
20 – 29 Novembre 2014
Giulio Cesare
di Georg Friedrich Händel
11 – 14 Dicembre 2014
BALLET NACIONAL DE CUBA
Giselle
Coreografia di Alicia Alonso
17 – 21 Dicembre 2014
BALLET NACIONAL DE CUBA
Don Chisciotte
Coreografia di Alicia Alonso
29 – 31 Dicembre 2014
Roberto Bolle and Friends
Gala di danza
15 – 25 Gennaio 2015
Goyescas
di Enrique Granados
Suor Angelica
di Giacomo Puccini
12 – 24 Febbraio 2015
Le nozze di Figaro
di Wolfgang Amadeus Mozart
12 – 22 Marzo 2015
Il turco in Italia
di Gioachino Rossini
14 – 26 Aprile 2015
I puritani
di Vincenzo Bellini