La prima e utile protezione per difendersi dal contagio da Covid19 è indossare la mascherina. Tutti l’abbiamo imparato e la mascherina è diventata oggetto di ordinaria quotidianità. Chirurgiche, FFP1, FFP2, FFP3, in tessuto: abbiamo imparato a conoscerle, i più ligi le indossano ormai con spontaneità e a quanti è capitato ultimamente guardando un film di pensare “ma come mai non stanno indossando la mascherina?”.
Se da una parte per la gran parte di noi portare la mascherina è una forma di sicurezza e protezione con l’unico, ma non indifferente, sacrificio di non poter più mostrare completamente il proprio volto rinunciando ad un pizzico di libertà per difendere la nostra salute e quella degli altri, per alcuni rappresentano un problema non di poco conto.
Parliamo delle persone con difficoltà uditive, cittadini per cui la lettura del labiale dell’interlocutore è fondamentale per poter comunicare e le mascherine non essendo trasparenti rappresentano un grande ostacolo. Pensiamo ai bambini e ai ragazzi con difficoltà uditive durante le lezioni a scuola, o ai cittadini sordi che si recano ad uno sportello comunale, oppure semplicemente a molti anziani che hanno difficoltà uditive per via dell’età.
Così, Simona Paleari, figlia di sordi, con il collega Alessandro ha coinvolto l’azienda piemonte AUNDE, che ha sede a Poirino, e lanciato un progetto per produrre una mascherina dedicata che consenta la lettura delle labbra. Si chiama “Technoprotex Crystal GP” e Aunde ne ha realizzati i primi prototipi a settembre: un mascherina, con una finestra in plastica all’altezza della bocca, per cui stanno arrivando tutte le certificazioni.
Il nome è stato scelto dall’azienda produttrice, ma le ultime due lettere sono dedicate al papà di Simona, Gianluigi Paleari, deceduto poco tempo fa.
L’idea è stata accolta con grande favore anche dall’Ente Nazionale Sordi e il Presidente Regionale Ente Nazionale Sordi ha raccontato la propria esperienza personale vissuta in ospedale dopo essere stato contagiato da Covid19, ribadendo l’enorme difficoltà che ha constato nel comunicare con medici e personale sanitario per una persona con difficoltà uditive come lui.
Anche l’Associazione AIEF Infanzia e Famiglia crede molto nel valore sociale dell’iniziativa e ha organizzato un incontro con l’Assessore alle disabilità della Regione Piemonte Chiara Caucino, che ha manifestato un grande apprezzamento per l’iniziativa.
Tutti i cittadini, anche quelli con difficoltà uditive, hanno il diritto di proteggersi indossando la mascherina, ma hanno anche il diritto di non restare isolati.