È online il bando per la terza edizione del premio giornalistico dedicato a Vera Schiavazzi, scomparsa improvvisamente il 22 ottobre 2015.
Giornalista, fondatrice – con Nicola Tranfaglia e Mario Berardi – oltre 14 anni fa del Master in Giornalismo di Torino, collaboratrice delle più autorevoli testate italiane (ma la sua casa fu sempre Repubblica), sindacalista attenta e ascoltata, Vera ha lavorato sempre perché i diritti fossero uguali per tutti, non virtuosismo da editoriale ma opportunità concreta.
Il tema di questa terza edizione è «Ho perso le parole. Il linguaggio della politica nell’età dei populismi». La politica sembra aver perso la capacità di raccontare la complessità delle nostre società. Da un lato è sempre più invasiva la comunicazione istantanea ed emotiva, dei tweet e dei post su Facebook: una foto, pochi secondi di video, qualche parola per riassumere concetti e problemi difficili.
Il risultato è spesso una polarizzazione di opinioni che non ammette sfumature, ma chiede un’adesione totale, pro o contro, quasi un tifo da stadio. Dall’altra persiste una retorica confusa che rievoca temi novecenteschi, ma in ordine sparso, senza tentativi di ricostruire un senso: la parola diventa così un simbolo, insieme all’immagine, da usare per massimizzare il consenso in un’eterna campagna elettorale. Anche il linguaggio dei media soggiace spesso a questa logica, in cui prevale il bisogno di conquistare il primato dell’attenzione istantanea rispetto alla paziente tessitura del discorso.
La crisi della democrazia è anche crisi della possibilità di costruire un senso collettivo, condiviso, pur nella persistenza delle differenze, nel pluralismo. È dunque necessario ricostruire questo fenomeno per capirlo. Come e perché si è arrivati a questo? Quali casi di cronaca delineano meglio il fenomeno? E quali esempi di reazione si possono trovare?
Alla terza edizione potranno partecipare gli allievi e gli ex allievi under 35 (i candidati non dovranno aver compiuto i 35 anni al 30/12/2019) di uno dei master/scuole in giornalismo riconosciuti dall’Ordine Nazionale.
Il Premio Vera Schiavazzi, nasce in seno all’Associazione Allievi del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca”, è regolato da un bando pubblicato sul sito https://exstudentimastergiornalismotorino.wordpress.com, ed è alimentato anche dalle donazioni di quanti hanno deciso e vorranno continuare a contribuire a mantenere vivo e forte il ricordo di Vera e dell’impegno che l’ha sostenuta sempre.
Per offrire il proprio contributo: Associazione Allievi del Master in Giornalismo Giorgio Bocca, via Roero di Cortanze 5, iban IT 40 N 03599 01899 050188529716.
Il Premio Vera Schiavazzi nasce con l’intenzione di ricordare una giornalista che è stata capace di segnare profondamente il giornalismo piemontese, che è sempre stata vicina ai colleghi in difficoltà, che ha cercato di sviluppare una visione generosa e alta della professione giornalistica e che, a un certo punto della sua carriera, ha voluto condividere la sua passione e la sua competenza con i giovani, attraverso il Master in giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino.
Il Comitato promotore che organizza il Premio è composto da: Giorgio Ardito, Marco Bobbio, Caterina Corbascio, Maurizio Mancini, Olga Mancini, Carla Piro Mander, Rosaria Pagani, Paolo Piacenza, Sabrina Roglio, Anna Rossomando.
La Giuria che valuterà gli elaborati è invece composta da Emmanuela Banfo (Affarinternazionali magazine), Ettore Boffano, Lorenza Castagneri (Corriere della Sera), Selma Chiosso (La Stampa), Paolo Griseri
Associazione Allievi del Master in Giornalismo Giorgio Bocca
Giornalista, fondatrice – con Nicola Tranfaglia e Mario Berardi – oltre 14 anni fa del Master in Giornalismo di Torino, collaboratrice delle più autorevoli testate italiane (ma la sua casa fu sempre Repubblica), sindacalista attenta e ascoltata, Vera ha lavorato sempre perché i diritti fossero uguali per tutti, non virtuosismo da editoriale ma opportunità concreta.
Il tema di questa terza edizione è «Ho perso le parole. Il linguaggio della politica nell’età dei populismi». La politica sembra aver perso la capacità di raccontare la complessità delle nostre società. Da un lato è sempre più invasiva la comunicazione istantanea ed emotiva, dei tweet e dei post su Facebook: una foto, pochi secondi di video, qualche parola per riassumere concetti e problemi difficili.
Il risultato è spesso una polarizzazione di opinioni che non ammette sfumature, ma chiede un’adesione totale, pro o contro, quasi un tifo da stadio. Dall’altra persiste una retorica confusa che rievoca temi novecenteschi, ma in ordine sparso, senza tentativi di ricostruire un senso: la parola diventa così un simbolo, insieme all’immagine, da usare per massimizzare il consenso in un’eterna campagna elettorale. Anche il linguaggio dei media soggiace spesso a questa logica, in cui prevale il bisogno di conquistare il primato dell’attenzione istantanea rispetto alla paziente tessitura del discorso.
La crisi della democrazia è anche crisi della possibilità di costruire un senso collettivo, condiviso, pur nella persistenza delle differenze, nel pluralismo. È dunque necessario ricostruire questo fenomeno per capirlo. Come e perché si è arrivati a questo? Quali casi di cronaca delineano meglio il fenomeno? E quali esempi di reazione si possono trovare?
Alla terza edizione potranno partecipare gli allievi e gli ex allievi under 35 (i candidati non dovranno aver compiuto i 35 anni al 30/12/2019) di uno dei master/scuole in giornalismo riconosciuti dall’Ordine Nazionale.
Il Premio Vera Schiavazzi, nasce in seno all’Associazione Allievi del Master in Giornalismo “Giorgio Bocca”, è regolato da un bando pubblicato sul sito https://exstudentimastergiornalismotorino.wordpress.com, ed è alimentato anche dalle donazioni di quanti hanno deciso e vorranno continuare a contribuire a mantenere vivo e forte il ricordo di Vera e dell’impegno che l’ha sostenuta sempre.
Per offrire il proprio contributo: Associazione Allievi del Master in Giornalismo Giorgio Bocca, via Roero di Cortanze 5, iban IT 40 N 03599 01899 050188529716.
Il Premio Vera Schiavazzi nasce con l’intenzione di ricordare una giornalista che è stata capace di segnare profondamente il giornalismo piemontese, che è sempre stata vicina ai colleghi in difficoltà, che ha cercato di sviluppare una visione generosa e alta della professione giornalistica e che, a un certo punto della sua carriera, ha voluto condividere la sua passione e la sua competenza con i giovani, attraverso il Master in giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino.
Il Comitato promotore che organizza il Premio è composto da: Giorgio Ardito, Marco Bobbio, Caterina Corbascio, Maurizio Mancini, Olga Mancini, Carla Piro Mander, Rosaria Pagani, Paolo Piacenza, Sabrina Roglio, Anna Rossomando.
La Giuria che valuterà gli elaborati è invece composta da Emmanuela Banfo (Affarinternazionali magazine), Ettore Boffano, Lorenza Castagneri (Corriere della Sera), Selma Chiosso (La Stampa), Paolo Griseri
Associazione Allievi del Master in Giornalismo Giorgio Bocca
Via Roero di Cortanze, 5 – 10124 Torino – Cod. Fiscale 97792780013 – exstudentigiornalismotorino@gmail.com
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