Cibi contaminati da metalli pesanti: i dati di uno studio condotto dal dott. Stefano Montanari e la dott. Antonietta Gatti.
Particelle di metalli pesanti contenute in prodotti alimentari venduti regolarmente in Italia e nel mondo. A dimostrarlo, è uno studio condotto dal dott. Stefano Montanari e la moglie dott. Antonietta Gatti. Le particelle altamente cancerogene proverrebbero dal fumo di termovalorizzatori, o meglio degli inceneritori di rifiuti.
La realtà dei metalli pesanti ci tocca direttamente, sebbene l’argomento non venga trattato in tv. L’analisi è stata effettuata su compioni casuali, prodotti presi dagli scaffali del supermercato. Le marche riportate non includono discount e prodotti importati. Queste sostanze, però, sono dappertutto: cosmetici, pentole, aria, acqua, farmaci e vaccini ne contengono una piccola quantità che ogni giorno accumuliamo ed eliminiamo solo in minima parte. L’assunzione provoca danni ad alcuni organi (cervello, fegato e reni in primis) e alle ossa, e sono spesso un fattore aggravante in diverse malattie croniche.
Di seguito l’elenco delle marche e dei prodotti risultati positivi alle analisi sulla presenza di metalli pesanti. Gli scienziati hanno inviato alle aziende interessate i risultati delle loro analisi senza ricevere alcuna risposta.
- PANE PANEM
- CORNETTO SANSON
- BISCOTTO MARACHELLA SANSON
- OMOGENEIZZATI PLASMON AL MANZO/ AL PROSCIUTTO E VITELLO
- CACAO IN POLVERE LINDT
- TORTELLINI FINI
- HAMBURGER MC DONALD
- MOZZARELLA GRANAROLO
- CHEWINGUM DAYGUM PROTEX PERFETTI
- INTEGRATORI FORMULA 1 E 2 HERBALIFE
- PANDORO MOTTA
- SALATINI TINY ROLD (USA)
- BISCOTTI OFFELLE BISTEFANI
- BISCOTTI GALLETTI/GRANETTI/MACINE/NASTRINE DE MULINO BIANCO BARILLA
- BAULETTO COOP
- PLUMCAKE
- GIORLETTO BISCOTTI
- BISCOTTI RINGO PAVESI
- PANE CARASAU I GRANAI DI QUI SARDEGNA
- PANE CIABATTA ESSELUNGA
- PANE MORBIDO MULINO BIANCO BARILLA
- PANE ANGELI CAMEO
Cosa sono le “nanopatologie”?
Per “nanopatologie” s’intendono le malattie provocate da micro- e nanoparticelle inorganiche che sono riuscite, per inalazione od ingestione, ad insinuarsi nell’organismo e si sono stabilite in un organo o in un tessuto.
Le particelle sono liberate naturalmente in atmosfera dai vulcani attivi, dagl’incendi, dall’erosione delle rocce, dalla sabbia sollevata dal vento, ecc. In genere, le particelle di queste provenienze sono piuttosto grossolane. Spesso più sottili e normalmente assai più numerose, sono le particelle originate dalle attività umane, soprattutto quelle che prevedono l’impiego di processi ad alta temperatura. Tra questi processi, il funzionamento dei motori a scoppio, dei cementifici, delle fonderie e degl’inceneritori.
I concetti fondamentali da ricordare sono:
1. Qualsiasi sorgente ad alta temperatura provoca la formazione di particolato.
2. Più elevata è la temperatura, minore è la dimensione delle particelle prodotte.
3. Più la particella è piccola, più questa è capace di penetrare nei tessuti.
4. Non esistono meccanismi biologici od artificiali conosciuti capaci di eliminare il particolato una volta che questo sia stato sequestrato da un organo o un tessuto.
Fonte: nanodiagnostic