Non c’è da stupirsi, la privacy ormai è un lontano ricordo, prima dell’arrivo dei social l’unica a spiare era la vicina di casa. Sta facendo parlare di sé “Little Williams” , questo il suo pseudonimo, lo street photographers che sta rubando scatti nella metropolitana di Torino. Ruba e pubblica su Tumblr ( sito a metà tra un blog e un social network) le foto di tante ragazze senza alcuna liberatoria o autorizzazione.
L’autore, consapevole dell’irregolarità del suo progetto, prova a giustificarsi predisponendo un comodo link per richiedere la rimozione delle foto.
Questo è quanto pubblicato sul sito Tumblr di Williams. << Mostrare gli uomini e donne “as they are” per raccontare la società, significa concorrere al suo progresso, o almeno alla sua consapevolezza di sé. Mostrare esseri felici e infecili, sicuri o alienati fa bene alla speranza. Mostrare uomini e donne diversi fa bene alla tolleranza. Mostrare le sofferenze stimola a rimuoverle (art.3, secondo comma, Cost.). Ciò anche a costo di disturbare qualche privata comodità, qualche disinvoltura, qualche egoismo… La Street Photography non è finita… In ogni caso, chi desidera che la sua foto sia rimossa da questo blog clicchi invece tranquilla su “Chiedi” e sarà immediatamente accontentata. >>
La legge di riferimento per questi argomenti è la n. 633 del 22 aprile 1941 (G.U. del 16.07.1941 n.16 e successive modifiche) che regola “la protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio”.
Street photography e privacy… un bel guazzabuglio! Ebbene, in realtà non ci sono leggi che ti proibiscono di scattare una foto a cose o persone in un luogo pubblico, ad esclusione di obiettivi “sensibili”. Legge ed etica non coincidono, la legge non è fatta per dirti cosa è giusto o sbagliato. La legge ti dice cosa si può fare e cosa non si può fare. Prima di tutto, devi usare la tua coscienza. Se la legge ti permette di fare una foto, però è evidente che il soggetto non desideri essere fotografato, allora evita di farlo, rispetta il suo desiderio indipendentemente, anche se la foto risulterebbe eccezionale.
I più grandi fotografi di reportage lo sanno benissimo, a Little Williams forse sfugge questo particolare. Con sensibilità comprendono i desideri e le paure delle persone e, anche di fronte ad una scena estremamente fotogenica, sanno mettere la fotocamera da parte.
Purtroppo in questo guazzabuglio tra arte e privacy, all’ignaro cittadino non rimane che controllare, ed eventualmente richiedere la rimozione della sua foto dal sito.