Prerogativa e vanto tutto torinese, per il sesto anno, ai 90 concerti e spettacoli del cartellone torinese di MITO SettembreMusica 2014 si affianca il programma di MITO per la Città, che offre all’intera mappa cittadina proposte di musica, raggiungendo chi non frequenta o non può frequentare le sale da concerto, aggiungendo ai suoi storici sponsor la presenza di Eni come main partner e della Pirelli nella cui sede storica di Settimo il 15 settembre si terrà un concerto dell’Orchestra Filarmonica di Torino diretta dall’olandese Micha Hamel.
La scommessa di MITO per la Città, è quella di portare la musica a tutto il tessuto sociale cittadino, tessuto che Enzo Restagno,  direttore artistico di MITO chiama, “tessuto connettivo” ossia quello che ci ha permesso di sviluppare una grande tradizione musicale, non per nulla cita i maestri di scuola come veri promotori e divulgatori del gusto e della qualità musicale.

 A chi è in coda per i servizi anagrafici o assistenziali, a chi è in un parco o in biblioteca, a chi è in ospedale o in un centro d’incontro, agli anziani delle case di riposo, che la musica hanno magari frequentato e poi perso di vista, e ai bambini che devono ancora scoprirla; a chi partecipa al concerto perché può trovarlo vicino a casa, in un teatro di quartiere o in un luogo di culto, e a chi non potrebbe emozionarsi con la musica dal vivo perché non può lasciare le strutture di assistenza o di detenzione che lo ospitano.
E allora, note di qualità a pioggia su Torino, a chi è in coda per i servizi anagrafici o assistenziali, a chi è in un parco o in biblioteca, a chi è in ospedale o in un centro d’incontro, agli anziani delle case di riposo, che la musica hanno magari frequentato e poi perso di vista, e ai bambini che devono ancora scoprirla; a chi partecipa al concerto perché può trovarlo vicino a casa, in un teatro di quartiere o in un luogo di culto, e a chi non potrebbe emozionarsi con la musica dal vivo perché non può lasciare le strutture di assistenza o di detenzione che lo ospitano.
Una scelta di repertori che spaziano dal barocco alla contemporaneità, con una prevalenza di proposte classiche che non chiudono però al jazz o al folk; senza prevenzioni, le canzoni dei Beatles alle Vallette e il cantus firmus a Falchera, gli spirituals a Mirafiori e Vivaldi a San Salvario.
Note fuori. Innanzitutto fuori dalle tradizionali sale da concerto, confidando in applausi istintivi e fuori tempo, nei teatri e nelle chiese che appartengono ai quartieri fuori dal centro che si trasformano in spesso inediti luoghi di musica. A volte, poi, letteralmente fuori, dove chi è interessato all’ascolto può scoprire differenti prospettive della città come il Parco d’Arte Vivente, le strade del Balon o il Parco Europa.

La sostanza di questa pacifica invasione di Torino: 18 concerti realizzati nelle 9 Circoscrizioni fuori dal centro, affidati a solidi solisti e gruppi da camera che spesso fanno parte dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, del Teatro Regio o di varie realtà del Coordinamento delle Associazioni Musicali Torinesi; 64 momenti musicali di circa mezz’ora proposti da piccole formazioni di Allievi del Conservatorio di Torino.
Fuori dalla città, ma pienamente dentro questa filosofia dell’inaspettato, il festival e l’Orchestra Filarmonica di Torino portano Beethoven, con la Prima e la Settima Sinfonia, oltre la Stura, a far risuonare le strutture dello Stabilimento Pirelli di Settimo Torinese, confermando un legame tra luoghi di lavoro e luoghi di cultura.
Note dentro. A fronte di tanti spazi aperti, un tour parallelo degli Allievi del Conservatorio di Torino incontra gli orizzonti dei luoghi di detenzione e di alcune strutture assistenziali che per varie ragioni non si possono aprire al pubblico. La musica a superare ogni barriera.
Note per i piccoli. Nel circuito che porta le formazioni cameristiche del Conservatorio fuori dai percorsi musicali ordinari, pensando al pubblico e ai musicisti di domani, quest’anno si inseriscono per la prima volta alcune scuole primarie, ma anche materne e nidi, che hanno progetti musicali propri e appartengono in maggioranza al circuito dei Musei Scolastici promosso dalla Città di Torino. Inoltre altre proposte a prezzi popolari sono rivolte ai bambini torinesi: due corsi per esplorare la musica con il Metodo Gordon (tre incontri età 0-36 mesi, tre incontri età 3-5 anni), quattro fiabe musicali realizzati dal Centro di Cultura per l’Arte e la Creatività di ITER della Città di Torino, due laboratori e il loro concerto finale pensati dai Corsi di Formazione Musicale della Città di Torino.
Ancora per i piccoli: due spettacoli di Silvano Antonelli, che dedica in esclusiva canzoni, filastrocche e “filastorie” ai bambini ricoverati all’Ospedale infantile Regina Margherita e ai piccoli ospiti e alle loro famiglie di Casa UGI.

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