“Il tempo ritrovato. Nuovo progetto di Unione Musicale”
Nelle intenzioni del nuovo progetto Il tempo ritrovato dell’Unione Musicale che prenderà il via domani venerdì 9 aprile ore 21, c’è la volontà di ricreare un ideale contatto con il pubblico prima dell’auspicata ripresa delle attività concertistiche dal vivo. Quattro appuntamenti online trasmessi a cadenza settimanale sul sito e sul canale YouTube di Unione Musicale fino al 30 aprile, che promettono di non essere i soliti concerti riproposti sul web.
Come Marcel nella recherche proustiana, così la musica ci accompagna in una riflessione sul tempo. Richiama esperienze passate, si scontra con un presente che limita fortemente la vita artistica e guarda al futuro in un’ottica di speranza e rinascita.
Un leitmotiv dell’ultimo periodo che vede gli artisti sempre più impegnati in occasioni dove ci si ritrova a ricordare i “bei vecchi tempi” con una vena nostalgica, auspicando un futuro migliore.
Protagonisti del progetto sono alcuni dei più brillanti musicisti che si sono formati nel Conservatorio di Torino e che colgono così l’occasione per ritrovarsi e suonare insieme. Talenti impegnati in prestigiose orchestre italiane e straniere o come membri di ensemble cameristici di primo piano:
Violinisti come Hans Liviabella, Francesco Manara, Piergiorgio Rosso; i violisti come Andrea Alpestre e Simone Briatore; i violoncellisti Francesca Gosio e Massimo Polidori; il contrabbassista Paolo Borsarelli. A loro si aggiungono Massimo Pitzianti alla fisarmonica e bandoneón e i pianisti Gabriele Carcano e Gianluca Cascioli, Claudio Voghera, pianista del Trio Johannes, e Antonio Valentino pianista del Trio Debussy, direttore artistico dell’Unione Musicale e ideatore del progetto.
Durante queste quattro serate verranno eseguiti alcuni estratti da celebri pagine del repertorio cameristico alle quali si intrecceranno brani meno conosciuti. Dai Quintetti di Schubert D. 956 e op. 114 (La trota), al Quartetto con pianoforte K. 493 di Mozart e alle meravigliose pagine di Brahms, Čajkovskij e Ravel; per poi passare alle pagine solistiche al pianoforte, duetti e trii di Schnittke, Ponce, Kancheli, Ginastera, Cowell, Griffes, Satie, Corea e tanti altri. «Queste composizioni – afferma Antonio Valentino – sono state scelte con l’intento di richiamare il pubblico alla piacevolezza dell’ascolto: un omaggio alla bellezza della musica da camera e al piacere di ritrovarsi per suonarla insieme».
Il tempo ritrovato intende però distinguersi dai soliti concerti che vengono riproposti sul web. Si propone infatti come un prodotto non riadattato, ma appositamente creato per la fruizione online e ricco di contenuti extra come video interviste, luci ed immagini evocative che dovrebbero enfatizzare le peculiarità dei brani eseguiti. Un format non inedito che se creato magistralmente permetterebbe effettivamente di coinvolgere gli ascoltatori in una esperienza piacevole, o almeno in un ascolto meno passivo. Il concerto di Capodanno della Filarmonica di Vienna docet.
Clelia Russo