Ogr. Officina Grandi Riparazioni.
Ormeggiata in città c’è un’astronave con un programma di viaggi nello spazio dell’arte contemporanea, della musica, delle occasioni di incontri e conoscenze che oltre ad essere low cost è la miglior occasione per partire, senza dover stipare in un piccolo trolley tutto il necessaire insieme al bilama e al piegaciglia.
L’astronave che arriva, quella delle Ogr, estrinseca la realtà in nuove forme, giusto per citare un verso di Sergio Caputo, ed è pronta a portare il pubblico laddove c’è qualcosa che merita di essere conosciuto.
Biglietto pagato e imbarcati le occasioni che si dispiegano sono come un toccata e fuga al PS 1, la sede distaccata nel Queens del Moma di New York, o in qualche Club di Londra a ballare l’avant pop più modaiolo, al Manchester International Festival, o ad Amsterdam per delle lezioni di piano con musicisti blasonati.Insieme a teatro, cinema, una newsroom, qualcosa di dedicato apposta per chi ha vent’anni e per chi ne ha solo 6.
Le occasioni di questi viaggi sono state presentate ieri alle Ogr dal palco illuminato, mentre nel buio fitto la stampa sfilacciava come una Penelope l’involucro chiuso con filo in tinta della cartella stampa e sobbalzava, all’arrivo del suono di una tromba che s’imbastardiva con il sound artificiale dei campionatori. Questo per sottolineare che il Torino Jazz Festival è tornato e qui avrà casa.
Un programma monstre quello per il 2018, sontuoso e accurato, coraggioso e raffinato, declinato nelle moltissime sfaccettature del dionisiaco della cultura, un paganesimo gioioso che saprà rapire gli entusiasmi e farli danzare sulle vette di un Parnaso contemporaneo.
Una risposta secca e sans merci a quella specie di “Crepuscolo degli dei” che la città sta percependo. Fedele al proprio nome, Officine Grandi Riparazioni, la Fondazione CRT che le guida, sta provando a riparare un guasto, una crepa presente nelle occasioni di svago e formazione culturale della città. Le ripara progettando, investendo, osando senza zavorre di pacchiane larghe intese.
Progetta avvalendosi di uomini esperti che conoscono il propio ambito, coinvolge associazioni culturali e fiere di livello. Per molti aspetti diverrà un caso studio, un tema da tesi di laurea o da pamplhet sociologico.
Qui si accesa una lampada, l’anello di luce che ne delinea il profilo, che le cade intorno al momento possiede qualcosa di magico. Sotto quell’anello di luce vi saranno delle occasioni e bisogna fare attenzione a non dormire mentre passa l’astronave…
Meglio salire a bordo.
Qui in dettaglio il ricchissimo programma. http://www.ogrtorino.it