Là dove c’era la provocatoria affiche che rammentava in nero su fondo giallo come l’antichità appartenesse ad una improbabile sorella, ha inaugurato il 31 maggio  “Opera Viva in Barriera di Milano” un progetto che estende nello spazio e nel tempo l’azione di “FLASHBACK L’arte è tutta contemporanea”associazione che ha ideato e organizzato la più intrigante manifestazione dedicata all’arte antica e moderna a Torino da qualche anno.

Ideata dell’artista Alessandro Bulgini, e curata da Christian Caliandro e sostenuto da FLASHBACK, in uno spazio pubblicitario di tre metri per sei verrano ospitate ed esposte,  fino 13 novembre 2016 opere di artisti nazionali e internazionali appartenenti alle ultime generazioni: Zanbagh Lotfi, Andrea Mastrovito, Saul Melman, Aryan Ozmaei, Gian Maria Tosatti, Alessandro Bulgini.
Portare l’arte fuori dai luoghi a lei deputati, è questo il minimo coraggioso comune denominatore che unisce il progetto “Opera Viva in Barriera di Milano”. Sei artisti nazionali e internazionali, con la curatela di Christian Caliandro, si alterneranno dal 31 maggio sino al 13 novembre 2016, in una delle periferie più difficili e affascinanti di Torino, in un countdown di avvicinamento alla settimana delle arti contemporanee, in cui la fiera, giunta alla sua quarta edizione, è inserita.
In linea con gli obiettivi di FLASHBACK, la fiera che rilegge l’arte antica e moderna attraverso la lente della contemporaneità e che intende aprirsi ad un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo, “Opera Viva in Barriera di Milano” nasce con la dichiarata finalità di provare a portare l’arte fuori dai luoghi tradizionali, di mettere l’opera in relazione diretta e senza filtri con le persone e di donare al quartiere un luogo di “accoglienza creativa”.
Chiudere l’arte e la cultura in luoghi istituzionali, segregarla all’interno di recinti non è mai stata un’opzione salutare, democratica, intelligente: meno che mai in questo momento storico… – afferma Christian Caliandro, curatore di “Opera Viva in Barriera di Milano” – L’arte deve inoltrarsi nella realtà, muoversi costantemente in essa, aiutare e trasformare la vita delle persone. Il progetto “Opera Viva in Barriera di Milano” si propone così di costruire – con opere diverse mese per mese – una dimensione altra e di riunire tutte queste dimensioni in una visione coerente e in un dialogo attivo con il quartiere.
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Il primo intervento è dell’artista iraniana Zanbagh Lotfi. Intitolato Memory Vague 1361 (2015-16), 3: F16, un’opera che racconta gli anni Ottanta iraniani, l’infanzia, i compleanni, le torte, la guerra con l’Iraq, un gigantesco F16, la mamma.
Flashback nasce dalla necessità che cultura e mercato siano due elementi della stessa equazione – affermano Ginevra Pucci e Stefania Poddighe organizzatrici e bracci operative della manifestazione, e che il risultato di tale equazione debba essere la conoscenza come strumento in grado di orientare le scelte di ogni individuo. Per questo motivo Flashback vuole imporsi anche come momento di riflessione culturale che non può prescindere dal proprio tempo. Da qui la scelta di promuovere e sostenere “Opera Viva Barriera di Milano”.”
Flashback. L’arte è tutta contemporanea, a sei mesi dall’apertura delle porte della fiera, con un linguaggio diretto e sconfinando al di fuori dei luoghi deputati all’arte, rinnova alla Città e alla cittadinanza un impegno nonché il carattere innovativo del proprio format apparentemente complesso per i contenuti proposti quanto universale per l’approccio al suo pubblico.
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