Martedì 14 settembre Quartz Studio ha inaugurato Preferisco mantenere le cose ruvide in superficie, personale dell’artista Martina Stekcholzer, curata da Lisa Parola.
Ispirata dalle opere di altri artisti e dal coinvolgimento emotivo che si genera successivamente, la pittrice realizza i suoi lavori permutando in più tecniche e linguaggi, creando una sorta di archivio di immagini. Il contatto con l’arte concede a Martina Stekcholzer di avvicinarsi maggiormente alla propria interiorità, rivelando nei suoi lavori “un procedere sapiente e segreto che si costruisce attraverso una relazione narrativa mai definitivamente conclusa, tra sé e ciò che dipinge, tra ciò che è dipinto e chi guarda”, come afferma la curatrice Lisa Parola.
Tra i progetti di Stekcholzer è riscontrabile una linea espressiva astratta con chiari segni architettonici ed un’altra più figurativa, come quella ospitata da Quartz Studio, che permette di accedere visivamente a mondi altri.
La mostra “Preferisco mantenere le cose ruvide in superficie” si compone di 17 acquerelli raffiguranti la giustizia, la temperanza, la papessa, il diavolo, il mondo, il matto, la morte, la torre, la fortezza, la stella, l’appeso, il bagatto, l’imperatrice, il giudizio, il carro ed il sole, interrotti, nella loro successione, da una carta nera (Unknown Card).
Il lavoro nasce da due ispirazioni: l’emisfero mistico e spirituale del gioco dei tarocchi e l’impatto che l’artista torinese Carol Rama ha esercitato su Martina Stekcholzer. Carol Rama (Torino 1918 – 2015), nel suo percorso artistico, ha creato opere con oggetti e gesti pittorici, trasformando le sue emotività in forme espressive, nel tentativo di guarirsi.
I 17 acquerelli in mostra da Quartz sono anche frutto del rapporto tra Martina Stekcholzer e la parola “carta”, approfondito durante la visita dell’Accademia Carrara di Bergamo che conserva i preziosi tarocchi Visconti-Sforza. Mantenendo il nome originale dei tarocchi, Stekcholzer marca la profondità del loro contenuto con la pittura, conservando la spensieratezza e il concetto di evoluzione presenti nel gioco delle carte nell’allestimento delle opere dello spazio espositivo. Da Quartz Martina Stekcholzer ci propone, con la tecnica dell’acquerello, immagini evanescenti con molteplici personaggi ed altrettante narrazioni possibili.
Olga Cantini
Martina Stekcholzer (Vipiteno,1974) vive e lavora a Vienna. La mostra è stata inaugurata da Quartz Studio in occasione di Exhibito (14-18 settembre 2021) e sarà visitabile fino al 23 ottobre 2021 su appuntamento. Quartz Studio partecipa, con Martina Steckholzer, ad Esterno Notte, evento di proiezioni collettive nei quartieri della città, organizzato da CAMERA Centro Italiano per la Fotografia.