Volge al termine la seconda edizione di River Eyes Torino.
“River Eyes Torino è un progetto di comunicazione ambientale che ha l’obiettivo di stimolare i cittadini alla riflessione sul valore sociale e naturale dei fiumi della città e sul loro stato di salute odierno. I soggetti che si vuole coinvolgere direttamente sono giovani al di sotto dei 35 anni, chiamati a partecipare a un concorso che ha come oggetti di riflessione creativo-artistica il Po, la Dora, lo Stura e il Sangone.
River Eyes Torino nasce dalla necessità di rappresentare attraverso il linguaggio dell’arte uno dei simboli naturali della Città di Torino – il fiume – ricollocandolo al centro dell’immaginario dei cittadini e facendolo divenire spunto di riflessione sul passato industriale e sul presente di potenziale Smart City della città”
River Eyes Torino nasce dalla necessità di rappresentare attraverso il linguaggio dell’arte uno dei simboli naturali della Città di Torino – il fiume – ricollocandolo al centro dell’immaginario dei cittadini e facendolo divenire spunto di riflessione sul passato industriale e sul presente di potenziale Smart City della città”
Così si legge sul progetto del corcorso nel sito ufficiale di River Eyes Torino.
Selezionato al concorso River Eyes 2014, Gazzetta Torino ha il piacere di pubblicare il documentario di Leonardo Aloi sul fiume Po.
Regia Leonardo Aloi
Montaggio Francesca Politano
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