RUDEEJAY, UN RITMO CONSTANTE CHE NON SI FERMA MAI

Rodolfo Seragnoli, in arte Rudeejay è uno dei dj più importanti nella discografia italiana. Se ci si sofferma ad osservarlo capti da subito la sua passione per la musica e la sua grinta nel promuoverla. Classe 1986 nato a Bologna, sin da giovane ha maturato questa sua predisposizione nel creare musica, questo perché figlio di un amore al primo ascolto delle trasmissioni radio e delle compilation Dance durante la fine degli Anni 90.

RUDEEJAY


La sua musica nel corso degli anni è arrivata più volte nella nostra città, in particolar modo grazie alla discoteca “Milk” dove ha lavorato durante diverse date del suo tour anche prima della pandemia.

Un grande amore trasformato in lavoro che non solo può essere fonte d’ispirazione in questo periodo, ma ci insegna anche ad apprezzare la sua voglia di continuare a creare giorno dopo giorno, non perdendo mai la passione nata ben 23 anni fa.

Entriamo meglio nel suo mondo.

Dj, produttore discografico e conduttore radiofonico, ti si può definire un’anima poliedrica, quale dei tre settori ti rappresenta di più?

Quella del DJ, poiché tutti gli altri ruoli sono nati in parallelo.

Da cosa è nata la passione per la musica e com’ eri da piccolo?

Dall’ascolto delle compilation e le trasmissioni radio Dance dell’epoca: parliamo in particolar modo dell’estate 1998, da quell’istante non ho più smesso. Da piccolo ero come da grande: curiosissimo, con tanta voglia d’imparare sempre qualcosa di più riguardo i temi che mi appassionano.

In questo periodo di “silenzio” hai in mente nuove iniziative?

Certo, anzi, dalla mente l’ho portata alla realtà: si chiama “LMNSF – LA MUSICA NON SI FERMA.” ed è attiva dallo scorso febbraio 2020. Si tratta del primo collettivo Dance italiano, con spazi audio e video in diretta ogni giorno tra Twitch e Clubhouse.

Che emozione hai provato la prima volta su un palco?

Quella di non essere all’altezza: poi ho fatto partire il primo disco, e da lì è cambiato tutto.

Guardandoti nel passato c’è qualcosa che cambieresti?

Tante, tantissime cose… Eppure, senza tutti questi errori non sarei qui, oggi, e dove mi trovo si sta benissimo: quindi, a questo punto, perché cambiarle?

Alessandra Nunziante