Il capoluogo piemontese è da tempo al centro di eventi finalizzati a promuovere una forma di “cucina consapevole“, rispettosa del pianeta e degli esseri umani. Da giugno, tuttavia, sembra essere ancora più attento a questo tipo di problematiche. Due sono le novità che riguardano la gastronomia e sono state annunciate nei giorni scorsi: la riduzione del biglietto d’ingresso al Salone del Gusto, che diventa davvero alla portata di tutti, e l’assegnazione del premio di studenti più “sostenibili” agli alunni di un istituto scolastico di Torino, che hanno partecipato ad un’iniziativa di sensibilizzazione alla “cucina antispreco“.
Gli studenti dell’istituto alberghiero promuovono la cucina sostenibile
La cucina è un argomento talmente importante da essere studiato nelle scuole: lo sanno bene i ragazzi che frequentano gli istituti alberghieri del Belpaese. Non tutti gli istituti scolastici, tuttavia, hanno l’occasione di inserire nel proprio programma una parte dedicata al riutilizzo dei prodotti e alle regole antispreco, principio fondamentale dell’etica gastronomica contemporanea.
Su questo fronte si sono impegnati gli alunni dell’istituto alberghiero Ipseoa Giolitti di Torino, che con i colleghi del San Paolo di Sorrento hanno partecipato al progetto pilota “Share a meal – Il sapore che unisce”. Alla base dell’iniziativa, l’idea di educare alla cucina antispreco e al riciclo creativo delle verdure, dai pomodori alle melanzane.
L’evento era strutturato in due fasi: una serie di lezioni teoriche tenute dagli organizzatori (esperti di Knorr, Unilever Food Solutions e Ballarini) e una sfida pratica ispirata al programma televisivo Masterchef. A vincere è stata la squadra composta dagli studenti torinesi Emanuele Caviglia, Mattia De Agostini, Giulia Loi, Chiara Malafronte e Davide Migliore. Gli alunni si sono aggiudicati la vittoria con la ricetta “Ricordo di una pizza“, dedicata ad un piatto tipico della cucina italiana, giudicata da un pubblico di insegnanti e bambini delle scuole primarie, ed hanno battuto le ‘Linguine alle zucchine con crema di pomodorini gialli’ dei colleghi campani. L’anno prossimo l’evento coinvolgerà oltre 100 istituti alberghieri in tutta Italia.
L’ingresso al Salone del Gusto si democratizza
L’annuncio è stato fatto nei giorni scorsi: l’ormai celebre evento Terra Madre – Salone del Gusto, organizzato da Slow Food con la Città di Torino e la Regione Piemonte, in collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, avrà da quest’anno un prezzo decisamente basso.
Se in passato l’iniziativa biennale dedicata all’agricoltura e al cibo sostenibile nel mondo costava 20 euro a persona, dalla prossima edizione l’ingresso ai padiglioni del Lingotto sarà accessibile ad un prezzo di 5 euro in prevendita o 10 euro alle casse. L’iniziativa si pone nel solco dell’edizione 2016, durante la quale si sono festeggiati i 30 anni del Salone del Gusto, con una serie di eventi aperti al pubblico che hanno coinvolto gran parte della città, dal Parco del Valentino alla Mole Antonelliana, al Teatro Carignano, fino al Museo Egizio e alla Reggia di Venaria Reale.
La responsabile eventi di Slow Food, Carla Croccolo, ha precisato che il costo del biglietto è stato ridotto “al minimo sindacale”, aggiungendo che il ricavato delle vendite verrà destinato a sostenere le iniziative di Slow Food nei Paesi del Sud del Mondo e a coprire le spese sostenute dai delegati di Terra Madre. L’appuntamento con l’edizione 2018 di Terra Madre – Salone del Gusto è dal 20 al 24 settembre, e le prevendite dei biglietti sono già aperte.