Essere a Dogliani e non assaggiare i vini della zona è praticamente impossibile. Anche al Festival della Tv. Dove, infatti, erano presenti gli stand della Bottega del Vino Dogliani con tutti i migliori produttori. E non ci siamo fatti mancare una bella verticale di Dogliani Docg e Dogliani Superiore Docg, scegliendo fra le etichette più blasonate e le piccole cantine.
Nel percorso degustativo per caso abbiamo incontrato Silvio Levi, un giovane e piccolissimo produttore di Dogliani che ci ha aperto le porte della sua cantina per raccontarci la sua storia e spiegarci la sua filosofia.
A cominciare dal nome dell’azienda, che è LeViti – scritto proprio così, con un gioco di parole fra il cognome e la pianta dell’uva – fino alle etichette – tutte firmate Gianni Gallo -, ogni singolo dettaglio è frutto di una scelta precisa.
Controllo, attenzione, cura, e consapevolezza del proprio prodotto. “Ho poco più di due ettari e produco sei differenti vini, tre con uva dolcetto e tre con uva brachetto – spiega Silvio Levi – In particolare propongo due Dogliani Docg e un Superiore e mi piace farli assaggiare in sequenza: solo così si riesce a comprendere il significato di terroir quando si parla di vino”.
Cosa significa, esattamente?
“Significa che produco tre vini da tre vigne diverse, vicinissime fra di loro ma lievemente differenti per esposizione e posizione e il risultato sono tre prodotti con identità distinte pur appartenendo allo stesso territorio. Assaggiando prima la Neira (Dogliani Docg, 13,5°%) si percepiscono tutti i profumi fruttati dell’uva dolcetto, con la Cavalla (sempre Dogliani Docg 13,5°%) ho voluto mantenere fedeltà alla tradizione del Dolcetto di Dogliani ottenendo un vino piacevole, con i tannini intensi e la struttura adatta ad accompagnare tutte le portate di un pranzo piemontese. Per ultimo arriva il Bric sur Pian (Dogliani Superiore Docg 14°%), che invecchia per oltre un anno in acciaio e con la sua struttura rotonda ed equilibrata accompagna selvaggina e grandi arrosti”.
Niente legno o barrique?
“No, perché a mio avviso l’uva dolcetto non ha bisogno di passaggi nel legno: rischierebbe di perdere i suoi profumi naturali e i suoi tipici sentori di frutta. Amo i vini naturali e in me coincidono il produttore e il consumatore!”.
Mettere alla prova la propria intelligenza ed il talento sono senza’altro le sfide di Silvio Levi, di dieci anni fa ha lasciato Torino e una potenziale carriera diplomatica per recuperare le vigne che nel Novecento appartenevano già alla sua famiglia. Il Bric sur Pian, il cru da cui produce il suo Dogliani Superiore, era già stato notato da Veronelli negli anni Ottanta e Silvio mantiene alto il livello. “Diciamo che cerco di non rovinare i frutti che arrivano da queste preziose terre”, sostiene il giovane agricoltore. Entrati in cantina, oltre alla pulizia e all’ordine maniacale, colpisce una grande foto della vigna di Silvio e lo slogan ‘il vino si fa in vigna’.
Cosa intendi con questa affermazione?
“Che il vino è il prodotto di un buon lavoro in vigna, dalla potatura al diradamento. In cantina bisogna solo strare attenti che invecchi bene, senza trucchetti e porcherie. Nei filari ho scelto di lavorare come si faceva una volta: faccio tutto io, poto, lego, dirado… e pianta dopo pianta valuto le sue potenzialità per l’annata che verrà e anche per quelle successive”.
Una scelta che premia: lo dicono le guide che hanno individuato in Silvio Levi una ‘promessa di Langa’ e che oltre ai suoi Dogliani celebrano anche i suoi vini a base di uva brachetto, in particolare il Briosec Rosso, tiratura limitata di un vino praticamente unico nel suo genere ottenuto da vendemmia tardiva con grappoli appassiti in vigna e una struttura importante che supera i 15 gradi, cento per cento brachetto!
Soddisfatto dei risultati raggiunti?
“Devo ancora crescere molto e imparare e soprattutto sperimentare, ma sono felice e non tornerei indietro. Anzi, quando mi vengono i dubbi, ci bevo su!”.
U.S. National Library of Medicine: Drug Information Portal – https://deperuomo.com/2020/07/04/prezzo-in-farmacia-tadalafil-20mg/