Bloccata la produzione della crema che cancella i tatuaggi senza laser
Lei vuole cancellare il ricordo di un vecchio amore. Lui ha bisogno di cancellare dalla pelle disegni e simboli politici che possono creare un problema per il nuovo lavoro.
20 milioni di persone tatuate in tutto il mondo, in Italia un milione e mezzo, di cui, il 60%, uomini concentrati nella fascia di età tra i 16 e i 36 anni. Questi gli identikit femminili e maschili dei “pentiti del tattoo”. Un tatuato su tre cambia idea e si presenta negli studi dei medici di medicina estetica per «cancellare il passato».
La laser terapia viene considerata una delle tecniche più sicure per la rimozione dei tatuaggi. Sotto accusa invece il metodo tedesco Skinial, che impiega una sostanza venduta come cosmetico e che si inietta sotto la pelle.
La procura, infatti, sostiene che il prodotto non sia cosmetico e quindi non conforme alle direttive europee, mentre la ditta lo pubblicizza come tale.
“Skinial” è un metodo tedesco di rimozione dei tatuaggi senza uso del laser: si tratta di acido lattico e viene iniettato nella pelle per rimuovere il tatuaggio indesiderato. Un prodotto corrosivo, che ha subito destato i primi dubbi al pm Raffaele Guariniello a seguito di una mail che chiedeva accertamenti sulla crema miracolosa che cancellava i tatuaggi senza l’uso del laser. Le primi indagini risalgono a Maggio, ora nuove denunce riportano il caso all’attenzione di Guariniello e dei Nas di Torino.
Bloccata, dunque, la circolazione dei flaconcini usati per il trattamento. Il pm di Torino ha indagato per violazione del codice del consumo la titolare della società torinese che dal 2013 ha l’esclusiva per l’Italia dello Skinial.
L’unico modo sicuro di eliminare uno o più tatuaggi sgraditi rimane il laser, la cui terapia va fatta eseguire solo da centri di medicina estetica autorizzati.