Torino come New York: FLAT
Fiera Libro Arte Torino, la prima fiera internazionale in Italia dedicata all’editoria d’arte.
Quest’anno, nella prima settimana di novembre, un nuovo evento si aggiungerà alla settimana dell’arte contemporanea torinese. Si tratta di FLAT – fiera libro arte Torino, che per la prima volta in Italia, fornirà un focus sulla cultura del libro d’artista, pratica d’eccellenza, ancora poco valorizzata presso il grande pubblico, ideatori e fondatori di FLAT sono Chiara Caroppo, Beatrice Merz e Mario Petriccione.
Il 20 di luglio terminerà la possibilità di aderire alla fiera che darà l’opportunità ad ogni partecipante di presentare un progetto editoriale per il Premio FLAT – Fondazione Arte CRT: il progetto selezionato verrà realizzato nel 2018 con il sostegno di Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.
Abbiamo incontrato i tre direttori artistici di FLAT per entrare nel vivo dell’iniziativa.
Com’è nata l’idea di FLAT – Fiera Arte Libro Torino? Avete pensato ad un modello di riferimento in particolare?
Il progetto è nato osservando la crescita e il successo di eventi come le Art Book Fairs di New York e Los Angeles, di Londra, Parigi e Berlino, che testimoniano la vitalità di un ambito di ricerca che negli ultimi anni ha registrato anche in Italia un interesse sempre più forte da parte di artisti, collezionisti, studiosi o semplici appassionati.
Pensiamo che FLAT possa diventare un ulteriore elemento del sistema di Istituzioni, musei e gallerie che fa di Torino un modello nella valorizzazione dell’arte contemporanea. La sua vocazione specifica e il pubblico a cui fa riferimento ne determinano la collocazione nell’ambito della settimana che Torino dedica all’arte contemporanea, a completare strategicamente il panorama degli eventi artistici e culturali della Città con un progetto originale e innovativo.
Quali sono gli obiettivi della fiera?
Intervenire in maniera efficace sulle criticità della distribuzione libraria, favorendo soprattutto la promozione diretta del libro, riconoscendone l’importante ruolo di tramite per la conoscenza e la diffusione dei linguaggi artistici contemporanei.
Quale sarà l’elemento distintivo di FLAT?
Sicuramente il ricco programma culturale che affiancherà la fiera: due mostre e una serie di conversazioni e di incontri con artisti e grandi protagonisti del panorama nazionale e internazionale, che offriranno l’occasione per riflettere sullo stato dell’editoria d’arte, sulle pratiche e le tematiche legate alla cultura del libro d’artista.
Inoltre il debutto di FLAT è caratterizzato da due significative iniziative sostenute dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT: l’istituzione del Premio FLAT – Fondazione Arte CRT – assegnato ad un progetto editoriale individuato nell’ambito della fiera, da realizzare l’anno successivo – e l’istituzione del Fondo Giorgio Maffei – dedicato al grande bibliofilo e collezionista di libri rari sulle arti del ‘900 – per raccogliere una serie di acquisizioni presso la GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.
Quando e dove avrà luogo? Come si articolerà? Come verranno individuati gli espositori per questa prima edizione?
La prima edizione si svolgerà dal 3 al 5 novembre 2017 negli spazi di Palazzo Cisterna, 2.000 metri quadrati nello storico edificio sei-settecentesco situato nel centro cittadino ed ospiterà circa 45 espositori, selezionati da un comitato scientifico internazionale sulla base della qualità e dell’originalità delle loro proposte editoriali, per dare vita a uno spazio dove promuovere il meglio della produzione di cataloghi di mostre, monografie, saggi, libri d’artista, edizioni rare, out of print e magazines.
FLAT ha un comitato scientifico di selezione. Con quale criterio lo avete scelto e da chi sarà composto?
E’ composto di personalità del mondo dell’editoria e di quello dell’arte contemporanea internazionale, che con la loro esperienza ci affiancano nella scelta degli editori, nella definizione delle linee guida e del programma culturale: Liliana Dematteis, gallerista e collezionista, Torino / Richard Flood, Director of Special Projects e Curator At Large, New Museum, New York / David Senior, Senior Bibliographer, Museum of Modern Art Library, New York / Ken Soehner, Chief Librarian, Watson Library, MET, New York / Lawrence Weiner, artista, New York, che con generosità e entusiasmo ha realizzato il logo di FLAT.
Quali sono i vostri partner di progetto?
Lavazza è partner e ci sostengono la Fondazione Arte Moderna e Contemporanea CRT e la Camera di Commercio di Torino. Partner culturali sono: CIMA, Center for Italian Modern Art, New York e Fondazione Merz, Torino.
Qualche anticipazione del programma eventi di FLAT?
Per ora possiamo solo anticipare che ci saranno due mostre a cura di Elena Volpato (storica dell’arte, conservatore e curatore della GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino) e un programma di conversations e book launches a cura di Francesca Valentini (ricercatrice e curatrice che vive a Colonia), che è stato pensato per essere sviluppato e ulteriormente articolato nelle prossime edizioni della fiera, e che proporrà un approccio di ampio respiro, in cui troveranno spazio e voce protagonisti di rilevanza locale, nazionale e internazionale.
Info: www.flatartbookfair.com