Formazione unica al mondo per organico e qualità degli elementi che la compongono, I 12 violoncellisti dei Berliner Philharmoniker festeggiano nel 2015 i loro quarantatre anni di attività, durante i quali hanno riscosso successi nei massimi centri musicali internazionali. Nati nel 1972 in seno alla più blasonata orchestra del mondo, sono stati dedicatari e primi interpreti di molti lavori destinati specificamente al loro organico da parte di numerosi compositori contemporanei.
Già ospiti di Lingotto Musica per un concerto straordinario nello splendido scenario della Reggia di Venaria Reale nel 2007 e, successivamente, nell’ambito dei Concerti del Lingotto nel 2012, I 12 violoncellisti dei Berliner tornano a suonare a Torino sabato 31 ottobre 2015 alle 21 nel secondo appuntamento della stagione di Lingotto Musica.
Il programma della serata, che si svolge come di consueto nell’Auditorium Giovanni Agnelli, si compone di un insieme di pagine, eterogenee per epoca, organico (ovviamente eseguito perlopiù trascritto) e repertorio, rispecchiando le intenzioni del gruppo espresse dal suo portavoce Martin Menking: «In generale cerchiamo di offrire programmi trasversali, in modo che l’ascoltatore più serio sia obbligato a divertirsi, mentre quello meno impegnato possa confrontarsi con […] linguaggi più impegnativi».
Si parte dunque con Johann Sebastian Bach, con l’Allegro del Concerto brandeburghese n. 6, e Gabriel Fauré (Pavane, Berceuse e Sicilienne) per abbandonare presto il vecchio continente e trasferirsi nelle temperate e seducenti sonorità dell’America latina: Astor Piazzolla è il compositore più rappresentato, insieme a Heitor Villa-Lobos autore della Bachiana Brasileira n. 1, unico pezzo in programma destinato originariamente ad un organico di soli violoncelli. Il programma si completa con pagine di José Carli, Jorge Ben Jor, Chabuca Granda e Horacio Salgán.
Il concerto è inserito nel calendario trasversale della manifestazione Torino Incontra Berlino e gode di un contributo speciale da parte della Fondazione per la Cultura di Torino.