La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta, dal 12 febbraio al 12 aprile, tre mostre: Pictures Punish Words, la prima personale in Italia di Avery Singer (New York, 1987), a cura di Beatrix Ruf; Fobofilia, mostra sull’immagine della paura, a cura di Irene Calderoni; United Artists of Italy, una collezione di ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani, a cura di Massimo Minini.
Avery Singer. Pictures Punish Words. Sorprendenti per tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a stampa. Per questo sollevano l’interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per un’artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi – sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni altra possibile superficie materiale.
Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima personale. La mostra è realizzata in collaborazione con la Kunsthalle di Zurigo.
Fobofilia. Mostra sull’immagine della paura, sul modo in cui gli artisti danno forma a uno dei sentimenti più caratteristici e sfuggenti della nostra epoca. Fobofilia è il piacere un po’ perverso di essere spaventati, una pulsione che appare sempre più frequente. La paura è il registro più diffuso nell’intrattenimento, ma anche nell’informazione e di conseguenza nel modo di percepire la realtà. L’arte riflette questa temperie, ne offre diverse sembianze, da quello più intimo e psicologico, a quello più esterno e politico. Tra gli artisti in mostra: Matthew Barney, Glenn Brown, Miguel Calderon, Maurizio Cattelan, Dinos e Jake Chapman, Thomas Hirschhorn, Shirin Neshat, Catherine Opie.
United Artists of Italy. Il gallerista Massimo Minini ha raccolto una collezione di ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani: l’idea è stata quella di concepire una collezione di volti d’artista ripresi dai grandi fotografi italiani, quasi un mondo aiutasse l’altro, completandosi a vicenda.
Il progetto, iniziato per passione qualche anno fa, è cresciuto sempre più grazie al contatto diretto con i fotografi che hanno abbracciato la proposta, e si è rivelato un vero e proprio viaggio all’interno della fotografia, tra archivi e scatole, pellicole e files. Se in principio l’idea era di selezionare esclusivamente ritratti di artisti, con il tempo l’attenzione si è estesa, prendendo in considerazione alcuni ritratti di artisti stranieri, ma molto vicini all’Italia, come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Sol LeWitt, volti di scrittori come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Alberto Moravia, e ancora gli artisti colti al lavoro, nel loro studio o nei momenti liberi e alcuni tra i più importanti galleristi come Lucio Amelio e Leo Castelli.
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Via Modane 16, Torino Ingresso: 5 euro, 3 euro ridotto Giorni di apertura: giov: 20-23 (gratuito), ven-sab-dom: 12-19 www.fsrr.org