Contaminazione e multisensorialità: l’approccio gourmet di nuova generazione crede nei sodalizi tra le arti e punta all’armonizzazione delle esperienze, affidate ai 5 sensi, con l’obiettivo di coinvolgere il commensale ben oltre la semplice degustazione.
Se il food design ha fatto da apripista, ora ad occupare la scena è il trittico cibo-vino-musica in una variante inattesa, complice il contributo di professionalità sempre più dedicate alla valorizzazione del food. Ne è un esempio il sound sommelier che abbina una solida conoscenza del mondo vinicolo ad una competenza specifica dell’universo delle 7 note. Risultato?
Il valore dell’assaggio viene amplificato dalla corretta combinazione tra etichetta-portata-armonia musicale. Va in questa direzione la proposta de Les Petites Madeleines che, dal 15 luglio, propone “I suoni del gusto”.
Nell’anno in cui si ricorda il centenario della nascita di Leonard Bernstein e il Museo Nazionale del Cinema organizza la mostra #Soundframes (26 gennaio 2018 – 7 gennaio 2019), il ristorante del Turin Palace Hotel celebra l’iniziativa offrendo ai propri ospiti l’opportunità di assaggiare tre proposte della Carta – “Risotto, prezzemolo, bottarga, limone candito” abbinato a Langhe Doc Arneis 2017 “Blangè” Ceretto, “La mia versione di Bouillabaisse” associato a Nebbiolo d’Alba Doc 2016 “Bernardina” Ceretto e “Cioccolati, cacao e meringa con cuore di sorbetto al kiwi” con Barolo Chinato Cocchi” – nella variante multisensoriale. Da sottolineare l’opportunità estiva di usufruire di una mirabile terrazza con vista sulla città.
Le portate saranno infatti servite con auricolari/cuffiette in cui verranno diffusi brani musicali ad hoc, una presentazione esplicativa della scelta sonora e una chiavetta USB con le ricette dei piatti assaggiati e relativi mp3 musicali cosi da poter replicare autonomamente l’esperienza.
“Con “I suoni del gusto” – spiega Piero Marzot alla guida del “Turin Palace Hotel” – vogliamo sottolineare il rapporto di forte identificazione tra la nostra struttura, il territorio e la città, espresso da un “sentire” comune e dalla condivisione di iniziative di valore come la mostra #Soundframes, ma anche proporre a chi ci sceglie un’esperienza non convenzionale capace di aprire nuove prospettive nel vivere la degustazione”.
Nata dal dialogo e dal lavoro congiunto di tre talenti – Stefano Sforza (Executive Chef Les Petites Madeleines) per la scelta dei piatti e Luca Gigliotti (Sommelier Les Petites Madeleines) per la selezione dei vini, Paolo Scarpellini (Sound Sommelier) per l’abbinamento musicale – e di tre arti (gastronomia, enologia, musicologia), “I Suoni del Gusto” potrà essere sperimentato sino al 7 Gennaio 2019, data di chiusura dell’esposizione alla Mole.
Axel Ottone