Si è concluso con un evento impegnativo a Senigallia il 25 ottobre il Concorso Nazionale Cinquantesimo Marcelli, organizzato per festeggiare l’attività dell’editore anconetano. Erano ammesse opere provenienti da tutta Italia e di vario genere, con 25 premi assegnati.
Tra il centinaio di opere giunte in finale, tra i secondi premi assegnati uno è andato alla nostra Maura Maffei, autrice di cui abbiamo già parlato a proposito del suo romanzo “Astralabius”. Questa volta Maura ha inviato un’opera teatrale, “An Nuachar – Lo sposo” , altra passione che coltiva da tempo.
Reduce dalla pubblicazione del romanzo tramite il Torneo IoScrittore, Maura ha già una buona esperienza nel presentare i suoi lavori in formato digitale. Questa volta spera che il formato la possa aiutare a proporre la sua opera alle compagnie teatrali e coronare un altro dei suoi sogni vedendola rappresentare sulla scena.
«Il secondo posto al “Cinquantesimo Marcelli” per me è stata una sorpresa, con un soggetto simile, che non è così immediato e che tocca la sfera dei sentimenti più che quella dell’azione.» Mi racconta. Le piace scrivere per il teatro per la possibilità di esplorare in modo profondo il carattere dei personaggi per poterli poi rendere in scena a tutto tondo. « Partendo da avvenimenti storici, mi permette di entrare nelle emozioni di chi visse realmente un frammento di passato. Per “An Nuachar – Lo sposo“, mi sono ispirata al conte di Desmond (Deasún, nel testo teatrale), che fu la vittima più illustre dei famigerati Statuti di Kilkenny. Nel XV secolo, infatti, in Irlanda, la legge non permetteva a un uomo di origine inglese di sposare una donna di origine irlandese. In realtà, questo divieto veniva aggirato facilmente e poco rispettato. Ma Desmond provocava la Corona inglese, perché parlava in lingua gaelica e vestiva come un irlandese. Punire lui, che era nobile, sarebbe stato di monito per tutti gli altri. Lo arrestarono durante la sua prima notte di nozze e gli imposero di ripudiare la moglie, se voleva aver salva la vita. Lui rifiutò, perché amava la sposa, perché non voleva esporla alla vergogna di essere considerata una concubina, perché credeva nel sacramento del matrimonio come cammino di vita. Per questo fu decapitato.»
Ora bisogna aspettare l’uscita dell’opera e nel frattempo continuare a promuovere l’e-book di Astralabius. È di questi giorni l’iniziativa di buona parte di editori e autori italiani che si chiama “un libro è un libro” per far modificare l’IVA sui libri in formato digitale, che in Italia è del 22% contro il 4% dello stesso libro in formato cartaceo. (pagina face book dell’evento: https://www.facebook.com/unlibroeunlibro?fref=ts )
Esistono anche difficoltà in caso di pubblicazione in solo formato digitale per organizzare presentazioni in libreria. Maura ha già combattuto questa battaglia ottenendo un compromesso con la casa editrice di Astralabius e continuando anche a proporre il suo lavoro in luoghi diversi.
La prossima presentazione del romanzo sarà a Villamiroglio, nel casalese, il 5 dicembre alle 21. In questa occasione, sempre insieme al collega Maurizio Roccato – che presenta il suo e-book “Passione sepolta”, anch’esso frutto di IoScrittore – si racconterà l’emozione e la fatica di far nascere un romanzo. L’amicizia nata tra i due autori durante le varie fasi del Torneo GeMS è diventata un sodalizio per promuovere non solo le proprie opere ma anche l’idea che la cultura sia qualcosa di diverso dall’atteggiamento a volte spocchioso di alcuni “big”. Mettono in comune i talenti, condividono le esperienze di scrittura e valorizzano le doti di chi, come loro, ce la mette tutta per trasmettere emozioni attraverso la scrittura. Ben lontani dall’essere “primedonne”, così rimangono sempre con i piedi per terra.
site Internet collegamento