La musica merita di essere la seconda lingua obbligatoria in tutte le scuole del mondo“. Paul Carver

Dice Giorgio Pugliaro, direttore artistico dell’Unione Musicale di Torino.
Il successo costante che ha contrassegnato i concerti della passata stagione si è accompagnato a uno dei momenti più difficili, sotto il profilo economico, nella storia dell’Unione Musicale. Non ci rimane che auspicare che la relazione inversa che lega i due fenomeni possa trovare una lieta smentita, poiché anche la stagione 2018-2019 si annuncia come un florilegio delle migliori aspettative. 
E questa premessa condensa il cahiers de doléances per quanto riguarda l’argent. Dopodiché c’è la stagione musicale e il suo contenuto.
Unione Musicale
Partiamo, anzitutto, dalle linee tematiche: ce ne sono di un po’ più nascoste, come quella che lega in modo sotterraneo vari concerti (in particolare quello di Benedetto Lupo) nel nome di Claude Debussy, nel centenario della morte, ma a dominare la programmazione sono i nomi di Beethoven, di Schubert e di Schumann. Del primo si conclude il ciclo dei Quartetti per archi, con la parte finale della magnifica prova che il Quartetto Casals sta dando in questo repertorio d’elezione per una formazione cameristica; poiché il 2020 sarà anno beethoveniano, cominciamo per tempo con Francesca Dego e Francesca Leonardi la serie dedicata alle Sonate per violino e pianoforte, innestata con altri programmi beethoveniani nel 2019-2020.
La nostra “folle” Schubertiade, con l’esecuzione integrale degli oltre seicento Lieder, gira la boa di metà percorso, mentre prosegue l’ampio ciclo dei concerti dedicati alla musica da camera e per pianoforte di Robert Schumann, luogo ideale per la valorizzazione dei talenti più spiccati del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, nostro fondamentale partner nell’iniziativa.
Piccolo ciclo a sé, quello delle Suites di Bach affidate a Massimo Polidori, oggi primo violoncello del Teatro alla Scala, a suo tempo studente proprio nel nostro Conservatorio. E concerto tematico a sé, quello di Emanuele Arciuli, all’interno del Festival cittadino legato alla rappresentazione del Wozzeck di Alban Berg.
Il discorso di Pugliaro chiude così:
E poi ci sono gli interpreti “stellari”: alcuni nelle sale più capienti, Krystian Zimerman, Mischa Maisky, altri nell’amatissimo spazio del Conservatorio: Ottetto dei Filarmonici di Berlino, per l’inaugurazione, poi Daniil Trifonov, Joaquín Achúcarro, Leonidas Kavakos con Enrico Pace, Quartetto Belcea, in una lieta sfilata degli artisti più amati, secondo le nostre migliori tradizioni.”
Quindi ricapitolando, centotrenta appuntamenti. Questa la ricca proposta dell’Unione Musicale per la Stagione 2018- 2019 che si articolerà in 58 concerti, 54 laboratori, 10 spettacoli per famiglie e 12 progetti speciali con protagonisti decine di artisti e di gruppi musicali, repertori variegati, dagli autori più classici alle rarità.

Unione Musicale

Mischa Maisky

Ecco chi ci accompagnerà nella nuova stagione:

● I PROTAGONISTI:
Ottetto d’archi della Filarmonica di Berlino, Daniil Trifonov, Nuovo Trio d’Archi Italiano, Benedetto Lupo, Joaquín Achúcarro, Giovanni Puddu, Andrea Lucchesini, Quartetto Casals, Les Vents Français, Trio Wanderer, Krystian Zimerman, Cristina Zavalloni e Clara Ensemble, Fazil Say, Jan Lisiecki, Il pomo d’oro e Francesca Aspromonte, Emanuele Arciuli, Massimo Polidori, Leonidas Kavakos, Quartetto Belcea, Edgar Moreau con David Kadouch, Ensemble Zefiro, Francesca Dego e Francesca Leonardi, Trio Debussy, Quartetto Notos, Mischa Maisky con I Virtuosi Italiani.
● IL REPERTORIO
Il cartellone si presenta anche per linee tematiche: il 2020 sarà anno beethoveniano, che festeggiamo per tempo principalmente con Francesca Dego e Francesca Leonardi, interpreti delle Sonate per violino e pianoforte e con la conclusione dell’integrale dei Quartetti per archi, magistralmente realizzata dal Quartetto Casals. A dominare la programmazione ci sono ancora i nomi di Schubert e di Schumann, con il recital di Andrea Lucchesini e le serie al Teatro Vittoria dedicate ai due compositori. Ma non è tutto: omaggio a Debussy, nel centenario della morte, sarà il concerto di Benedetto Lupo, mentre Massimo Polidori, primo violoncello del Teatro alla Scala, sarà protagonista di due serate dedicate alle Suites di Bach.

Unione Musicale

Dego Leonardi

● ATTENZIONE AI GIOVANI TALENTI
Dare spazio ai giovani è da sempre la mission dell’Unione Musicale: saranno con noi i violoncellisti Alessio Pianelli con Andriy Dragan ed Edgar Moreau con David Kadouch, i pianisti Filippo Gorini, Jan Lisiecki e Luca Buratto, le violiniste Francesca Dego con Francesca Leonardi e Laura Bortolotto con Matteo Andri, il Quartetto Notos. A essi si aggiungono tanti altri cameristi, cantanti e pianisti che si esibiranno nelle serie tematiche al Teatro Vittoria.
● Short Track – 30 minuti di classica per tutti
Dopo lo straordinario successo della scorsa stagione (con il coinvolgimento di oltre 1.000 persone, di cui circa un terzo sotto i 12 anni) Short Track torna con quattro nuovi appuntamenti dedicati ai “non intenditori” di ogni età: un percorso informale e divertente per scoprire il bello della classica e parlarne a ruota libera direttamente sul palco del Teatro Vittoria insieme agli esecutori.
● ATTIVITÀ PER BAMBINI E FAMIGLIE
Forti del tutto esaurito delle attività per la prima infanzia Ateliebebè – Primi suoni con mamma e papà (per bambini da 0 a 18 mesi) e Noteingioco – Divertirsi con la musica (per bambini da 2 a 3 anni), lanciamo quest’anno Musicaintasca – Canti e danze dal bosco per bambini dai 3 ai 4 anni. Si tratta di una serie di diciotto laboratori che idealmente completano le proposte selezionate nel 2017 della Compagnia di San Paolo come caso particolarmente riuscito di Audience Development.

Con cinque nuovi titoli è confermata anche la serie Raccontami una nota – Favole musicali per famiglie, spettacoli di teatro musicale per bambini dai 4 anni la domenica pomeriggio al Teatro Vittoria.
Tutte le attività di Unione Musicale Kids sono proposte anche in abbonamento.

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