Il logo del David Ruff Archive, sorto a Torino nel 2017, riproduce un minuscolo schizzo a penna raffigurante un ciondolo ovale di tipo ottocentesco, di quelli da portarsi al petto, con due volti che si affrontano di profilo.

I dipinti di David Ruff

L’artista (New York 1925 – Torino 2007) lo aveva disegnato insieme ad altri motivi sulla busta di una lettera, come si fa quando si è sovrappensiero. E qui Susan Finnel Ruff lo ha ritrovato e scelto quale simbolo dell’archivio destinato a tramandare il lascito artistico e intellettuale del marito. L’istituzione, oltre alla custodia dei materiali documentari e iconografici, si propone di far conoscere ad un pubblico sempre maggiore la sua opera. Una mostra a Rittana, nel cuneese, ne fornisce l’occasione.

A David che, lasciati gli Stati Uniti, prima di stabilire la residenza a Torino, decise di porre il proprio studio nella campagna piemontese – non diversamente da ciò che nella seconda metà dell’Ottocento fecero i pittori impressionisti innamorati del Midi – l’ex canonica di questo paese della Valle Stura, sede della mostra, sarebbe di certo molto piaciuta. Inoltre, proprio a Rittana, nei suoi giri con Susan, era stato un paio di volte.

I dipinti di David Ruff

Unexpected

La vecchia casa del parroco è una costruzione di modeste dimensioni, con una scala interna centrale e ai lati le stanze con ancora, in parte, gli originali pavimenti a listoni di legno. L’edilizia di montagna faceva economia di spazi e di aperture per serbare il calore.

Ma la meravigliosa pittura di David ottiene il miracolo di ampliarli e di renderli vibratili. Perché il proprio soggetto consiste in una materia impalpabile di luce e aria, come fosse un arcobaleno che stanco di avere sempre il medesimo aspetto, ad ogni dipinto si proponesse di assumere, a suo estro, altre forme, in una gara con il cielo e il mondo vegetale.

I dipinti di David Ruff

Nomos

La mostra, dal titolo “La forma del cielo(12 giugno – 3 ottobre 2021, visitabile il sabato e la domenica dalle 16 alle 19 o su prenotazione), è organizzata dal Comune di Rittana e dalle associazioni grandArte e L’era granda, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Provincia di Cuneo, ed è curata da Chiara Massimello e Susan Finnel Ruff.

Anna Colombo