Non poteva che essere il carisma autorevole di Martin Landau, perfetto per interpretare un professionista di successo del jet set newyorchese, in uno dei migliori film del miglior newyorchese possibile: Woody Allen. Fu lui a dare corpo, espressione e pensiero ad uno dei personaggi più interessanti e controversi della sua cinematografia. Nel film “Crimini e misfatti” Martin landau è un noto oculista dalla moralità labile e dall’eloquio forbitissimo.

Una patologia figlia dello stress

Martin Landau e Woody Allen

 

Il film inizia con uno dei tipici discorsi di raccolta fondi tenuto in una sala sfarzosa, pubblico elegante, donne ingioiellate, atmosfera calda e rassicurante e la tipica storiella semi seria che strappa un sorriso. In piedi, con uno sparato bianco e papillon, il protagonista recita, con pause perfette, queste parole:

…ricordo mio padre che mi diceva. Dovunque gli occhi di Dio sono su di noi.  Che parole inquietanti per un bambino. Come erano gli occhi di Dio? Impensabilmente penetranti e intensi. Così me li immaginavo. E io mi chiedo se sia stata solo una coincidenza che io abbia preso la specializzazione in oculistica”.

La specializzazione in oculistica si rivela fondamentale per parlare di una patologia piuttosto diffusa come la Corioretinopatia Sierosa Centrale.

A questo problema è dedicato un convegno dal titolo “L’occhio e lo stress”, in programma per venerdì 23 giugno presso l’Hotel NH Collection di Piazza Carlina a Torino. Questa patologia è piuttosto diffusa e oltre a rappresentare una difficile sfida per l’oculista, ha nello stress, malattia del nostro tempo, uno dei maggiori fattori di rischio senza omettere la possibilità di una predisposizione congenita.

L’incontro è patrocinato dal Dott. Claudio Panico, Primario del reparto di oculistica dell’ospedale Humanitas Gradenigo che rappresenta un centro di eccellenza nazionale nell’ambito delle patologie oculistiche e avverrà alla presenza del Dott. Fabrizio Magonio oculista della clinica Igea di Milano.

Una patologia figlia dello stress

Sostenitrice e organizzatrice dell’evento è l’azienda farmaceutica torinese KURA, che da dieci anni è un riferimento importante nell’ambito dell’oculistica italiana. Di sua produzione infatti è il Pixel Notox, che sarà presto a disposizione del mercato, un integratore studiato appositamente per intervenire su questa patologia.

A lavorare per dare una risposta concreta a questa patologia è un’azienda di Torino. KURA nasce nel 2013 come start up innovativa, per proporre sul mercato italiano una linea di nutraceutici e dispositivi di protezione individuale.

Una patologia figlia dello stress

Lo staff di Kura, la famiglia Ravetti.

L’azienda ha scelto di immettere sul mercato formulazioni innovative, alcune delle quali coperte da brevetti europei, e di collaborare con professionisti altamente qualificati e ricercatori universitari.  Elemento distintivo dell’azienda è stato quello di testare le sostanze utilizzate nei propri preparati, al fine di dare validazione scientifica alla sinergia e di pubblicarne i risultati su riviste scientifiche internazionali.

KURA ad oggi ha focalizzato la sua attività di ricerca principalmente su tre aree terapeutiche: l’oculistica, con linea Pixel, l’uro-ginecologia e la neurologia. Tutti gli integratori prodotti da KURA sono rigorosamente made in Italy e vengono prodotti nel pieno rispetto delle specifiche e delle prescrizioni del Ministero della Salute.