Se i Comuni italiani vogliono davvero contribuire al successo dell’Expo 2015, seguano l’esempio di Torino: con Venezia è la città italiana “più avanti” per fare in modo che la grande Esposizione di Milano mostri al mondo di cosa è capace l’Italia. Lo hanno riconosciuto il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, e il commissario unico all’Expo, Giuseppe Sala, che insieme al sindaco, Piero Fassino, hanno partecipato al Regio alla presentazione delle iniziative verso Expo.
 

expoCon oltre un anno di anticipo, alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e con delega all’Expo, Maurizio MARTINA e del Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe SALAil Sindaco Piero FASSINO presenta oggi il vastissimo palinsesto di eventi  preparato in occasione dell’Esposizione Universale: iniziative culturali (dall’arte al teatro, dalla musica alla danza, dal cinema alla letteratura), sportive, alimentari, ambientali e a tema religioso che caratterizzano il ricco calendario torinese del 2015.
L’Expo, evento strategico che rafforza la già marcata sinergia tra Torino e Milano, è una straordinaria occasione per il nostro Paese e per Torino, raggiungibile dal capoluogo milanese – dove sono attesi 21 milioni di persone – in poco più di trenta minuti.
Il 2015, infatti, per il capoluogo piemontese rappresenterà un anno di straordinaria importanza paragonabile, almeno nelle attese, al 2006 e al 2011.
Sarà un anno speciale per la nostra città sotto molti punti di vista.
In quei dodici mesi troveranno compimento nuovi progetti strutturali come l’inaugurazione del nuovo Museo Egizio, il completamento dell’ambizioso programma del Polo Reale o la nascita del Polo del 900.
Due eventi religiosi di grande rilevanza lo contraddistingueranno: l’ostensione della Sindone e le celebrazioni per il bicentenario della nascita di Don Bosco. Il telo, che secondo la tradizione avrebbe avvolto il corpo di Gesù dopo la deposizione dalla croce, sarà esposto in Duomo per settantasette giorni, dal 19 aprile al 24 giugno, proprio durante il Giubileo Salesiano. Tra i pellegrini della Sindone attesi il prossimo anno a Torino ci sarà anche Papa Francesco, che ha confermato la sua visita nella città della Mole in una data ancora da definire.
La Torino che nel 2006 ha ospitato i Giochi olimpici invernali e che ogni anno è sede di grandi eventi sportivi,  per tutto il 2015 sarà Capitale europea dello Sport. Titolo che onorerà ospitando numerosi eventi di prestigio a rilevanza nazionale e internazionale. Tra questi, gli appuntamenti con la World league di pallanuoto a febbraio, con la scherma e la Coppa del mondo di fioretto femminile il mese successivo, con gli assoluti di atletica leggera in programma a giugno e, a luglio, con la World league di volley.
Torino porterà un contributo importante al focus dell’Expo 2015: “Nutrire il pianeta”, il problema della nutrizione per l’Uomo, nel rispetto della Terra sulla quale vive e dalla quale attinge le sue risorse vitali ma esauribili.
Già nell’ottobre di quest’anno il Salone del Gusto e Terra Madre offriranno un “assaggio” con la loro consueta edizione biennale, presenti i molti presidi sparsi nel Pianeta. Ma al Salone del Gusto si aggiungeranno, nella primavera del 2015, altri due importanti appuntamenti mondiali: il III Forum Mondiale per lo Sviluppo economico locale promosso dall’United Nations Development Programme (Undp), che si è svolto nel 2013 a Iguaçu in Brasile, e la Giornata internazionale delle Città del Bio, le città che promuovono e sostengono la produzione e la cultura biologica.
La nostra città, che ha a cuore il tema dell’agricoltura urbana, ha lanciato il progetto Torino città da coltivare per il recupero delle aree verdi ancora da destinare allo sviluppo dell’agricoltura nel territorio urbano: coltivazioni sostenibili e indirizzate al concetto di “catena corta”, agricoltura sociale, orticoltura individuale o collettiva, agriturismo, forestazione urbana.
Il Forum Mondiale per lo Sviluppo economico locale si propone come luogo di incontro tra tecnici, politici, attori locali e rappresentanti dei governi nazionali, di imprenditori e organismi internazionali provenienti dai cinque continenti; il fine è lo scambio di pratiche e strumenti territoriali per lo sviluppo economico locale e per esplorarne le relazioni con le strategie nazionali e con il dibattito globale sullo sviluppo umano sostenibile.
La Giornata internazionale delle Città del Bio unisce le città che condividono la scelta di promuovere l’agricoltura biologica intesa non solo nella sua accezione di “modello colturale”, ma soprattutto di “progetto culturale” e intendono creare un collegamento tra produzione e consumo, perché “mangiare è un atto agricolo” e la “nuova agricoltura” può nascere solo dall’incontro con i “consumatori”, che sono “co-produttori” a tutti gli effetti. Riunire le tante città che stanno investendo nel bio potrà dare impulso alla diffusione di programmi di alimentazione biologica sana, a tutto vantaggio della qualità della vita urbana e dei cittadini.
Per dare il massimo della visibilità al ricchissimo programma si è pensato di anticipare fortemente la comunicazione e avviare, nei giusti tempi, una conseguente azione promozionale nazionale e internazionale perché Torino possa proporsi nel migliore dei modi quale una meta turistica per 365 giorni l’anno.
(Ufficio stampa e relazioni con i media – Città di Torino)

FASSINO - MARTINA - SALA

 

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