Impostosi all’attenzione internazionale nel 2009, dopo aver conseguito il primo premio al Concorso «Vittorio Gui» di Firenze e il secondo premio (con primo non assegnato) all’ancor più prestigioso «Premio Trio di Trieste», l’Avos Piano Quartet è una delle massime espressioni emergenti della musica da camera italiana e martedì 10 marzo 2015 alle 20.30 è protagonista nella Sala Cinquecento del Lingotto del penultimo appuntamento della rassegna Lingotto Giovani.
Formatosi nel 2007 all’interno dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, è oggi composto da Michele Montore (pianoforte), Mirei Yamada (violino), Marco Nirta (viola) e Alessio Pianelli (violoncello).
Il programma della serata prende il via con il Quartettsatz in la minore (Movimento di quartetto) di Gustav Mahler, lavoro giovanile scritto a Vienna negli anni di studio al Conservatorio (1875-1878); originariamente distrutto dallo stesso autore e in epoca recente riemerso in copia dagli archivi dello stesso Conservatorio, rappresenta l’unico esemplare compositivo di Mahler nell’ambito della musica da camera strumentale.
Da una pagina poco nota, ma ricca di interesse, si passa con i Quartetti che seguono a due pietre miliari del repertorio per questo organico. Di Robert Schumann sarà eseguito il Quartetto in mi bemolle maggiore op. 47, uno dei frutti più significativi dei primi anni ’40 dell’Ottocento, periodo in cui il compositore dedicò le sue maggiori attenzioni verso la musica da camera. A chiusura di serata trova infine posto il Quartetto n. 1 in sol minore op. 25 di Johannes Brahms, opera di vaste proporzioni che termina con il celebre Rondò alla Zingarese, pagina che molto ha in comune con il carattere slavo presente anche nelle celebri Danze ungheresi dello stesso autore.

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