Auditorium Giovanni Agnelli di Torino

Sarà interamente dedicato al grande Gustav Mahler, con pagine cameristiche originali e adattamenti per orchestra da camera di grandi capolavori sinfonici la serata di mercoledì 19 dicembre all’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino.

Auditorium Giovanni Agnelli di Torino

Kremerata Baltica

Protagonista della serata non poteva che essere una formazione che nell’esplorazione di sentieri poco battuti trova uno dei punti cruciali della propria vocazione: torna infatti a esibirsi sul palco la Kremerata Baltica, insieme al suo fondatore e mentore Gidon Kremer e uno stuolo di interpreti d’eccezione a cominciare dal grande violoncellista italiano Mario Brunello.
Il programma della serata prende il via con l’esecuzione del Quartettsazt [Movimento di quartetto] in la minore per pianoforte, violino, viola e violoncello; unica composizione da camera originale dell’autore, fu scritto a Vienna durante gli studi di composizione in Conservatorio. Oltre a Gidon Kremer al violino e Mario Brunello al violoncello, l’organico sarà completato dalla bravissima Kristina Anusevičiūtė, prima viola della Kremerata Baltica e dal pianista Michail Lifits, vincitore nel 2009 del Concorso Busoni e da allora nome ricorrente nelle principali stagioni internazionali.

Auditorium Giovanni Agnelli di Torino

Mario Brunello

Con il brano successivo si intraprende il viaggio nel mondo degli adattamenti mahleriani, cominciando dall’Adagio della Decima Sinfonia, qui proposto nell’arrangiamento per soli archi di Hans Stadlmair, in cui Gidon Kremer prenderà per mano la sua formazione in veste di primo violino concertatore.
La scrittura della Decima Sinfonia iniziò nell’estate del 1910, ma la morte dell’autore, sopraggiunta nel maggio dell’anno successivo, lasciò incompiuto questo testamento sinfonico che secondo gli appunti lasciati da Mahler si sarebbe dovuto articolare in cinque movimenti.
L’Adagio, concepito come primo tra questi, fu l’unica sezione dell’opera che si avvicinò a un grado di compiutezza tale da essere successivamente incluso nella pubblicazione degli Opera omnia dell’autore.

Nella seconda parte della serata a salire sul podio sarà Mario Brunello, che da alcuni anni ha affiancato alla sua prevalente attività violoncellistica quella di direttore, per una versione per voce e orchestra da camera della Quarta Sinfonia. Contrariamente alla prescrizione originaria che prevede l’impiego di un soprano, sarà la voce bianca del tredicenne britannico Freddie Jamison a intonare i versi del Lied Das himmlische Leben (La vita celestiale), tratto dalla raccolta Des Knaben Wunderhorn (Il corno magico del fanciullo), su cui è basato l’ultimo tempo di questa Sinfonia scritta tra il 1899 e il 1901. Solista nel Trinity Boys Choir della Trinity School di Londra, Freddie Jamison è apparso in produzioni operistiche al Festival di Glyndebourne, alla Royal Opera House di Londra e come solista al Royal College of Music.

Auditorium Giovanni Agnelli di Torino

Gidon Kremer

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