Sarà presentato in anteprima italiana il 18 gennaio alle 21, presso il Cinema Massimo di Torino, il documentario Il colore dell’erba di Juliane Biasi Hendel.
Con quattro anni di lavoro alle spalle, Il colore dell’erba racconta la storia vera di Giorgia e Giona, due giovanissime ragazze non vedenti alla ricerca della loro indipendenza. Una passeggiata da sole fino a un lago diventa metafora dell’adolescenza, età rivoluzionaria e delicata in cui si lascia per la prima volta l’uscio di casa per affrontare il mondo in modo indipendente.
La particolarità di quest’opera, però, è l’insolita e unica esperienza sensoriale realizzata grazie alla costruzione di un vero e proprio “paesaggio sonoro”, che esalta il tessuto narrativo del film, visibile “a occhi chiusi”, in grado di unire, al cinema, vedenti e non vedenti contemporaneamente. Per raggiungere questo risultato, la produzione si è affidata al sound designer Mirco Mencacci, una vera istituzione nel mondo del sonoro, già collaboratore di Marco Tullio Giordana, Ferzan Ozpetek e Michelangelo Antonioni. Con Mencacci, la regista e il team Indyca, ha lavorato il compositore italo-scozzese Niki La Rosa, autore della colonna sonora, che si esibirà dal vivo in occasione dell’anteprima torinese.
La locandina è il primo esperimento di locandina tattile, con immagini in rilievo e scritte anche in braille.
La regista Juliane Biasi Hendel da sempre incentra il suo lavoro sui temi sociali che riguardano soprattutto la devianza e le discriminazioni delle differenze. È autrice di opere quali Oceano Dentro, su una barca di “folli” che attraversa l’oceano, premiato come miglior documentario al Epizephiry International Filmfestival e insignito del “Best Adventure Award” al 19°International Adventure Film Festival Kolkata (India). Realizzato in Kenia, Oceano Dentro affronta, insieme al giornalista Sergio Damiani, il tema della malattia mentale, scoprendo che anche i “matti” possono fare cose straordinarie.
Dopo l’anteprima torinese, il film sarà replicato di nuovo a Torino l’1 e il 2 febbraio, poi proseguirà un tour nelle sale che toccherà le principali città italiane tra cui Milano, Bologna e Trento, dove è ambientato il documentario.
Il film è stato prodotto da Indyca e Kuraj, sostenuta da Mibact, Trentino Film Commission, Piemonte Doc Film Fund e Rai 3 (Doc 3), con il patrocinio dell’UICI – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti.
