Ricette, mode e regole del cerimoniale del Palazzo che fu cuore del regno d’Italia

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Chi non si è mai domandato cosa mangiassero il re e la regina ogni giorno? Oppure quale fosse il cerimoniale da seguire per servire a tavola un sovrano? I Musei Reali offrono l’opportunità di soddisfare queste e molte altre curiosità con le visite alle Cucine Reali guidate dai volontari dell’Associazione Amici di Palazzo Reale.
Per il visitatore sarà quasi come intrufolarsi tra i fornelli un attimo prima dell’arrivo degli chef di corte, pronti ad armeggiare con luccicanti pentole e forme per budini da favola. Le cucine, situate nei sotterranei dell’ala di levante, sono state restituite al pubblico nel 2008 in seguito a un accurato lavoro di restauro che ha permesso di recuperare ambienti, arredi e utensili originali, tra i quali circa duemila pezzi in rame, dalle grandi pesciere agli stampi per dolci e biscotti.
Le sale, suddivise per il servizio dei diversi componenti della famiglia reale, a partire dagli Anni Trenta del Novecento furono ripartite in Cucine Reali, per Vittorio Emanuele III ed Elena del Montenegro, e Cucine dei Principi di Piemonte, Umberto e Maria Josè.
Il percorso permette di conoscere alcune curiosità legate al cerimoniale della tavola e degli Uffici di Bocca (incaricati di sovrintendere le cucine e le preparazioni dei pasti), comprese ricette, mode e regole del cerimoniale del Palazzo che fu cuore del regno d’Italia.
L’iniziativa prosegue fino a fine marzo ed è realizzata nell’ambito di A Palazzo c’è di più, volta a offrire l’opportunità di scoprire ambienti fuori dal normale percorso di visita.
Le visite sono quotidiane e non è necessaria la prenotazione; gruppi di massimo 30 persone, fino a esaurimento dei posti disponibili.
Informazioni su www.museireali.beniculturali.it
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