La città e la politica conservano il piacere di riservare qualche sorpresa e prima che i doverosi mea culpa post elezioni consumati in separate stanze e battuti tre volte sul petto di candidati, partiti, capi corrente vecchi e nuovi – per i segretari la culpa è sempre maxima – vengano resi pubblici o si faccia di tutto per ometterli, c’è chi sta già guardando al dopo e si organizza per provare nuove considerazioni e progetti per provare a dare spazio e luogo a qualcosa che definisce: civico-politico. A tentare l’azzardo, trovando non poco consenso, è stato Igor Boni, che ha invitato a discutere in modo pubblico idee e progetti molti che alla politica credono e vi riservano fiducia suscitando quella straniante sensazione che porta a considerare le cose che non sono mai accadute come fossero più importanti di quelle accadute davvero ed esercitando di conseguenza il difficile mestiere del confronto empirico.

 

Interpellato sull’argomento ci ha rilasciato queste parole:

“La premessa è che queste elezioni regionali appena concluse sono state le peggiori. Non tanto per il risultato ottenuto dal centro-sinistra ma soprattutto per la totale assenza di un progetto politico di medio e lungo termine. Le segreterie nazionali hanno imposto ai danni del Piemonte ipotetiche strategie che si sono dimostrate deleterie: è valso per la candidatura dell’ultimo minuto di Gianna Pentenero come della formazione della Giunta Cirio, che ha visto i livelli nazionali dettare legge.

Elezioni concluse, si può ricominciare

Igor Boni e Silvja Manzi

Credo serva un progetto di lungo termine, costruito tra diversi, capaci di trovare sintesi e di moltiplicare energie. Per questo ho convocato PIEMONTE2029, un appuntamento che guardi lontano per dire a ciascuno di noi che serve tempo, impegno, costanza, capacità di stare insieme, per trovare strade nuove, che non arriveranno dalle forze politiche ora in campo. Un percorso che vuole abbattere steccati e uscire da schemi stantii. Un progetto guidato da una molteplicità di persone e non da un uomo solo al comando. Un progetto che passi dalla opposizione alla proposizione: proposte concrete di governo, riforme concrete per il Piemonte che non si limitino ad enunciare problemi ma che prefigurino una sorta di Giunta ombra. Contro i populismi di destra, sinistra e centro serve una alleanza civico-politica. Il rimo appuntamento è stato un esperimento di successo. Ma la strada è tutta da costruire. Con chi ci sta”

Elezioni concluse, si può ricominciare

Igor Boni e Guido Saracco

L’intervento completo a questo link di Radio Radicale che ringraziamo per la concessione.

 

https://www.radioradicale.it/scheda/732664/piemonte-2029