Ci sono a volte strane sinergie, persone che magicamente si incontrano e creano qualcosa di speciale. È il caso di “Fatti mangiare dalla mamma”, un libro di ricette molto particolare.
La straripante gang di ventiquattro autori, dal nome di Cochonnerie-Labile-Collettivo, ha organizzato 292 pagine come un classico ricettario, ma con molte marce in più.
La struttura, la sensibilità e l’ironia con cui tutto è trattato dal collettivo di autori, e il contenuto cambia faccia, diventando racconto, immagine e ricordo. Si trasforma in una storia a sé, in un piccolo pezzo dei suoi autori che giungono da tutta Italia, incontratisi in rete e legati da un comune affetto per il poeta sardo Fabrizio Pittalis, scomparso nel 2007 a causa di un tumore-sarcoma di Ewing.
Tutti loro hanno deciso di devolvere il ricavato dell’opera al reparto di Oncologia Pediatrica dell’ospedale Santa Chiara di Pisa, dove il poeta era stato curato.
Per questo e per altri motivi il libro è stato auto pubblicato tramite ilmiolibro.com. Un editore piccolo o medio non avrebbe potuto sostenere i costi della produzione, così mi dice la curatrice Rosamaria Caputi, quindi s’è scelta una via più ardua.
Ne ho una copia a portata di mano e posso assicurarvi che si tratta di un bellissimo lavoro pieno di intelligenza e di cuore.
Ogni ricetta è preceduta da un brano. A volte poche righe, un’immagine, una suggestione. Questo a opera di Silvia Longo (la piemontese del gruppo), Rita Bonomo, Luca Palli Branchi, Rosamaria Caputi, Maria Grazia D’Avino.
Ci sono, per ogni piatto, i consigli nutrizionali di Monia Farina e l’abbinamento con il vino appropriato a cura di Tommaso Sussarello. Le meravigliose illustrazioni, semplici e raffinate di Michaela D’Astuto. Una sezione dedicata al cibo e all’astrologia, una nota che assegna ogni piatto a un segno zodiacale dalla mano di Maria Grazia D’Avino.
E ancora poesia, considerazioni sul rapporto di amore e cibo, su quanto questo cominci con la propria mamma. Perché la mamma è il punto da cui son partiti gli autori per raccontare loro stessi, il loro mondo e quel legame che unisce i “Cuori da Venere”, il progetto a cui il libro è dedicato e sotto al cui nome si raccolgono loro e altri amici.
La traduzione delle ricette in inglese rende il libro un regalo prezioso anche per amici lontani, i tanti link ai film (inseriti da Nerina Garofalo) che trattano di cibo in mille modi diversi lo rendono quasi un libro multimediale. Pensate, ogni ricetta è un mondo differente.
Difficile trovare un altro libro così.
Di libri di ricette ce ne sono tantissimi, anche belli, anche più colorati e stuzzicanti, forse. Questo, la cui impaginazione è stata curata da Luigi Romolo Carrino e Lara Arvasi, ha in più tutto il cuore che queste persone ci hanno messo, tutto il loro e anche di più.
Un libro che si può regalare, regalarsi, leggere, provare, cucinare. Che tenendolo in mano trasmette un caldo abbraccio, che i piccoli del reparto di oncologia si meritano da parte di tutti noi.
Fabrizio Pittalis, che si è trasferito su Venere appunto nel 2007, a soli 26 anni è un poeta, un ragazzo, che ha lasciato una traccia molto potente dietro di sé. Cosa che non a tutti riesce. Come non riesce a tutti formare un gruppo così affiatato, e vi assicuro che tutti coloro che hanno partecipato a questo progetto sono persone eccezionali.
Potete ordinare la vostra copia in tutte le librerie Feltrinelli, oppure acquistarla via web.
Sarà di certo un Buon Natale.
“Fatti mangiare dalla mamma” Un libro per donare
![“Fatti mangiare dalla mamma” Un libro per donare](https://www.gazzettatorino.it/wordpress/wp-content/uploads/2013/12/Fatti-mangiare-dalla-mamma.jpg)
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