Da bambino i suoi idoli erano i cartoni animati e le figurine Panini. E come tutta la generazione cresciuta a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, davanti al televisore, ha “mangiato” pane e logiche pubblicitarie. Ecco perché l’alter ego artistico di uno degli esponenti più noti del movimento neo-pop nazionale e internazionale, non poteva che essere una figura simbolo: un personaggio con la testa incapsulata nel televisore, perso tra la tenerezza del bambino e l’irruenza del rocker. Il suo nome è Tv Boy.
Giovedì 13 marzo, la mostra-evento di Tv Boy, alias dell’artista Salvatore Benintende, è approdata a Torino (nella Square23 Art Gallery di via San Massimo 45) e resterà in città fino al prossimo 26 aprile.

Le sue opere su tela e carta sono geniali mescolanze tra arte pop e urbana, immagini vintage di vecchi spot pubblicitari e realtà contemporanee: Fiat, Vespa, punk e decostruttivismo russo. Raccontano con la forza dell’immagine e dei colori il mondo “Urban Pop” e lo fanno con ironia e innocenza, denuncia e leggerezza, perché nel mondo di Tv Boy tutto è decontestualizzato e reinterpretato.
«L’arte deve far sorridere e non deve prendersi troppo sul serio – spiega Salvatore – Per questo mi piace rivedere in chiave ironica le grandi opere. L’ho fatto con l’Urlo di Munch e in quest’ottica ho anche dedicato un quadro a Lapo Elkann, intitolandolo Lapo El Can».
Salvatore è nato a Palermo 34 anni fa e fino al 2005 ha vissuto a Milano, dove si è distinto come protagonista di punta nella street art italiana. Dopo aver studiato pittura a Bilbao, si è laureato all’ombra della Madonnina in “Industrial Design” e dieci anni fa si è trasferito a Barcellona, città che ha scelto per aprire il suo atelier.

Dopo Svizzera, Danimarca, Spagna, Libano, Cuba, Germania, Biennale di Venezia e Pac di Milano, per la prima volta, Tv Boy porta i suoi quadri anche a Torino. Il loro valore? Dai 400 ai 3.400 euro per le tele più grandi.
Non c’è da sorprendersi se in questi giorni, sui muri della città, compariranno gli adesivi di Tv Boy. Il simpatico personaggio mezzo uomo e mezzo televisore (che dal 2008 è anche un marchio con collezioni nei settori moda e accessori) non può dimenticare le sue origini: la street art.
«La mia ispirazione è nata in strada e alla strada voglio restituirla ogni volta. Se lo merita», afferma, sorridendo, Salvatore.