I vaccini contro il terribile virus Covid 19 sono l’argomento primo di questo momento storico, così come l’arrivo della velenosa variante inglese. Questa variante, come una mossa del cavallo sulla scacchiera spiazza le aspettative e ricorda quella di Lüneburg, la variante che diede il titolo al libro di Paolo Maurensig. Anche in quel caso in gioco c’era la vita degli uomini.

Per la prima volta, dalla sua comparsa sul pianeta, l’intera umanità ha un obiettivo comune. Vaccinarsi il prima possibile per poter tornare a vivere e lavorare senza l’incubo di potersi infettare.

Sul tema dei vaccini, domani, sabato 16 gennaio, alle ore 10, si terrà un convegno online e, niente come questa modalità di assenza e di presenza virtuale indica quanto il virus abbia scardinato abitudini millenarie. Il trovarsi vis a vis a discutere nello stesso luogo.

Il luogo ora sono piattaforme informatiche e per quanto siano il medium più freddo mai immaginato e costruito dall’uomo, dobbiamo gioire per averle inventate.

Il convegno organizzato dal gruppo tematico del Partito Azione della città, si concentrerà sui vaccini, sulla loro efficacia, sulla preparazione nel distribuirli e sul controverso argomento tema dell’obbligatorietà di imporli per legge a coloro che nel mondo della sanità lavorano ed eventualmente ad altre categorie.

Vi parteciperanno eminenti specialisti del mondo della medicina ed un ex magistrato.

Per cercare di capire quanto questo argomento fatto di speranza scienza e attesa generale sia determinante Mario Calabresi ha intervistato grande scienziato italiano, l’immunologo Alberto Mantovani.

Le sue risposte, le sue considerazioni sono così pertinenti, interessanti e cariche di umanità che non riportarne un breve estratto sarebbe privare i lettori di un pensiero lucido e beneaugurante.

Mantovani sostiene che:

nell’ultimo anno abbiamo assistito a un vero miracolo della ricerca scientifica.

Alla base del miracolo ci sono diverse cose: investimenti che non hanno precedenti nella storia dell’umanità, poi c’è un capitale altrettanto importante, se non più importante, ed è la ricerca.

Per esempio, il primo vaccino approvato, il vaccino Pfizer-BioNTech, è il risultato della ricerca contro il cancro. Infine c’è un terzo elemento: i fallimenti. La ricerca è fatta di passi falsi e dai fallimenti si impara e si possono fare grandi progressi. Il vaccino sviluppato a Oxford ha alle sue spalle lo sviluppo di un vaccino inutile, quello mai utilizzato contro la Sars. Ma su quella base sono andati molto veloci a sviluppare un vaccino innovativo contro il Covid-19”.

Continua dicendo,

Lo sforzo che è stato fatto, penso che abbia cambiato e cambierà la medicina in modo sostanziale.

Faccio alcuni esempi: utilizziamo due vaccini a mRNA, quelli di Pfizer e quello di Moderna. Beh, diciamoci la verità, che si potesse usare una soluzione così per fare interventi preventivi non era nel nostro orizzonte. Questi vaccini invece dicono che si può fare.
Voglio ricordare che il vaccino di Pfizer-BioNTech è il ramo di un albero che è quello dei vaccini contro il cancro.

Queste sono solo poche frasi del suo intervento che si può leggere per esteso sul sito di Mario Calabresi, Altre Storie, ma danno l’idea di come la cura per questa pandemia modificherà l’ordine attuale delle cose al punto da poter dare scacco matto al Covid in modo definitivo.

 

 

Il convegno verrà trasmesso sulla pagina Facebook Sanità Azione Torino In Azione